Siracusa. La denuncia di Simona Princiotta: "associazione a delinquere per diffamarmi, simulando reati. Materiale in Procura"
Le nuove dichiarazioni di Simona Princiotta tornano ad agitare la vita politica e pubblica siracusana. La consigliera comunale del Movimento Democratici e Progressisti punta l’indice contro quella che – a suo dire – sarebbe una macchina del fango capace di “orchestrare una pantomima mediatico-giudiziaria fondata su fatti falsi con l’uso di uomini che in una prima fase si sono prestati alla simulazione di reati nei miei confronti e successivamente si sono pentiti ed hanno sentito l’esigenza morale di scusarsi con me e raccontare la verità”. Riferimento, quest’ultimo, al collaboratore di giustizia Rosario Piccione chiamato in causa più volte e da più parti negli ultimi mesi.
La Princiotta ha depositato un fascicolo di indagini difensive, corredato da vari allegati (foto, video, registrazioni audio), denunciando una ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione, calunnia ed istigazione alla simulazione di reato. Politici, amministratori, avvocati, giornalisti, magistrati: vengono chiamati in causa dalla consigliera comunale dipanando un filo intricato che unisce fatti e personaggi.
Sdegnata, ha anche rispedito al mittente chiacchiere sulla sua vita privata: “non sono l’amante di alcun magistrato”.