Siracusa. La morte di Licia Gioia, il padre al settimanale "Giallo": "Mia figlia non si è uccisa"
Parla per la prima volta il padre del maresciallo dei carabinieri Licia Gioia, uccisa da un proiettile e trovata senza vita nell’abitazione in cui viveva con il marito, un poliziotto di 46 anni, all’Isola. Erasmo Gioia affida i suoi pensieri al settimanale Giallo. Un’intervista pubblicata sull’ultimo numero del settimanale, in cui il padre dice a chiare lettere di non credere minimamente all’ipotesi di un suicidio, emersa in un primo momento. “Mia figlia non si è uccisa. Licia amava la vita e non se la sarebbe mai tolta intenzionalmente. Perché è stato detto che quella notte Licia si è ammazzata in preda alla gelosia? Non c’è bugia più grande. Sulla morte di mia figlia nutro molti dubbi tanti elementi non tornano. Sono confortato, però, dal lavoro degli inquirenti, perché conferma le mie sensazioni: Licia non si è suicidata”. E’ uno dei passaggi dell’intervista esclusiva rilasciata al settimanale, che già in passato si è occupato della vicenda. A uccidere Licia Gioia è stato un colpo di pistola alla testa. Era la notte del 28 febbraio scorso. A raccogliere le dichiarazioni di Erasmo Gioia, il giornalista Gian Pietro Fiore. “Gli esami scientifici- dichiara ancora il padre della sfortunata carabiniera- dimostrano che è stata colpita a morte da un colpo da rimbalzo, quindi non può essersi sparata. Questo smentisce il racconto di mio genero, che ha dato versioni differenti. Solo lui sa la verità”-