Siracusa. La morte di Stefano Biondo, sette anni dopo processo alle fasi finali: "giustizia per mio fratello"
E’ fissata per il 31 gennaio l’udienza conclusiva per il caso Stefano Biondo. Da anni la sorella Rossana, insieme alla grande famiglia dell’associazione Astrea – la figura mitologica della giustizia – combatte in cerca della verità.
Il giovane diversamente abile morì il 25 gennaio 2011 e da allora è rimasto sullo sfondo di questa triste storia l’amaro rimpianto di una perdita che poteva forse essere evitata. “Mio fratello ci fu strappato via da chi lo avrebbe dovuto assistere e curare”, è l’accusa che Rossana La Monica rinnova. “Da sette anni lottiamo tra richieste di archiviazione e innumerevoli rinvii. Da sette anni Stefano,che aveva già sofferto per via di una natura beffarda, non c’è più. Era sanissimo dal punto di vista fisico ed i suoi esami di laboratorio lo confermano. Esami compiuti appena 6 giorni prima di quella crisi e del suo tragico epilogo. Un tso, il soffocamento e forse manovre di contenimento errate”, i dubbi di Rossana e dell’associazione Astrea che il 31 gennaio saranno riproposti in aula, al tribunale di Siracusa. “I disabili non sono cittadini di serie B, la morte di un disabile non è una morte di serie B”.