Siracusa. La “Panoramica” e via Reimann: la natura si “riprende” la strada
Due strade, in due zone diverse. Sono soltanto due esempi, presi a campione, per verificare lo stato in cui versano alcune tra le arterie della città. Non sono luoghi periferici, nè tantomeno poco frequentati. Al contrario, una è la cosiddetta “Panoramica”, che arriva fino all’ingresso del Teatro Greco, dove proprio in questi giorni si lavora all’allestimento del nuovo ciclo di spettacoli classici. Tra poche settimane via Romagnoli, Via Cavallari, via Agnello, saranno sotto gli occhi di migliaia di spettatori, molti turisti, che raggiungeranno Siracusa proprio per assistere alle rappresentazioni classiche. Eppure, soprattutto il verde pubblico, il decoro, la manutenzione, sembrano lasciare parecchio a desiderare. Rovi che invadono la carreggiata, che rendono una strada, già pericolosa per una serie di altre ragioni, ancor meno sicura. Ci sono le ormai “tradizionali”, per usare un termine sarcastico, ringhiere divelte. Ci sono pali dell’illuminazione divelti e lasciati in condizioni che creano pericolo per chi percorre la strada. E poi ci sono contatori elettrici, vecchi, evidentemente in disuso, arrugginiti, aperti: proprio di fronte all’ingresso sul retro del Parco Archeologico, biglietto da visita poco entusiasmante per chi arriva con il desiderio di riempirsi gli occhi. E’ proprio lungo questa strada che parcheggeranno gli attori, ad esempio, i registi, il personale impiegato durante il ciclo di spettacoli classici. Qualcuno, ci raccontano mentre giriamo queste immagini, si è ritrovato costretto a decespugliare volontariamente, di propria iniziativa, l’area davanti al Teatro Greco, nei pressi di un centro sportivo, perchè la vegetazione era eccessivamente invadente, tanto da aver causato degli incidenti stradali, anche nei giorni scorsi. Spostandoci altrove, arriviamo in via Christiane Reimann, dedicata alla gentil donna danese che amava Siracusa, tanto da donare alla città la sua villa. Via Reimann si trova nei pressi di via Costanza Bruno, la cosiddetta nuova bretella, che ormai tanto nuova non è piu’ . I marciapiedi, per quanto stretti, esistono. Peccato che siano assolutamente inutilizzabili per via di rovi, piante che non vengono potate da tanto tempo,che vengono lasciate cosi’, in modo che la bellezza del verde diventi esattamente il contrario. E impedendo materialmente il passaggio di pedoni. Il verde pubblico in città viene gestito da diverse ditte, alle quali sono state affidate altrettante porzioni del capoluogo,per una spesa di svariati milioni di euro l’anno. L’obiettivo del frazionamento era quello di garantire una perfetta gestione del verde in tutta la città-