Siracusa. La prima notte nella ex Provincia occupata: in 24 hanno dormito in via Malta. La protesta si estende
In 24 hanno trascorso la notte all’interno del palazzo della ex Provincia Regionale di Siracusa in via Malta. Su giacigli di fortuna, sedie, appoggiati a scrivanie hanno proseguito l’occupazione permanente dell’edificio. Si sono organizzati su turni, per garantire la presenza di dipendenti 24 ore su 24. Già questa mattina la protesta si allargherà anche al palazzo di via Roma, altra sede dell’ente ad un passo dal dissesto. E’ partito il tam tam tra colleghi, convinti che non ci sia più margine per attendere le promesse della politica. “Nessun ricorso ai blocchi stradali”, rassicurano con i sindacati a fianco. Ma la rabbia è tanta dopo l’ennesimo rinvio a data da destinarsi della soluzione del problema ex Provincia di Siracusa.
Attendono ormai sei mensilità arretrate, con un pagamento che arriva in media ogni cinque mesi e famiglie messe in ginocchio, inseguite da finanziarie e banche, con il rischio di perdere casa e reinventare un futuro.
“L’occupazione andrà avanti ad oltranza”, spiegano dopo la prima notte. Stanchi, certo. Ma senza alcuna voglia, questa volta, di demordere. No a proteste mordi e fuggi. Si va avanti 24 ore su 24. “Fino a quando non arriveranno i circa 13 milioni di euro annunciati dalla Regione in questi mesi ma mai visti qui a Siracusa. E fino a quando non ci pagheranno tutti gli arretrati”.
In settimana potrebbe essere pagata una mensilità, attraverso i 2,7 milioni di euro che dovrebbero finalmente essere “liquidi” dopo una lunga trafila tra gli uffici regionali. “Non basta. Devono darci tutto quello che hanno promesso e quanto è nostro”, ripetono i lavoratori. “Basta contenti”, grida qualcuno dal fondo della sala.
La pazienza è agli sgoccioli. “Con noi hanno giocato. Ma con le famiglie non si gioca”, si sfoga – occhi lucidi, mix di stanchezza e lacrime – una delle dipendenti.