Siracusa, la ripartenza dell'economia passa dal Teatro Greco
Programmare la stagione di spettacoli classici dell’Inda e, a seguire, nuovi eventi, sempre sui temi della classicità e del mito, con protagonisti artisti di fama nazionale e internazionale. E’ la proposta che Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale di Assohotel, ha avanzato al presidente, al consigliere delegato e al sovrintendente della Fondazione Inda “con l’obiettivo – spiega – di risollevare le sorti del settore turistico-culturale e dell’intera economia siracusana”.
Per Rosano, “in un momento di profonda crisi economica, come quello che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria, è quanto mai necessario che la Fondazione Inda riconfermi la sua forte capacità attrattiva, che ormai da anni richiama a Siracusa un pubblico numeroso e affezionato”.
E a parlare chiaro sono le stime sul rilevante volume d’affari complessivo generato dalle rappresentazioni classiche negli anni precedenti, dal 2017 al 2019, attraverso uno studio realizzato da Noi albergatori Siracusa. “L’ultimo anno di rappresentazioni classiche, ovvero il 2019, dal 9 maggio al 6 luglio – rileva – ha generato un apporto economico totale all’economia siracusana di quasi 37 milioni di euro. I turisti che sono arrivati in città per assistere alle rappresentazioni classiche – continua il presidente di Noi albergatori Siracusa – sono stati infatti 83.124 con 2,30 giorni medi di permanenza negli alberghi siracusani nel mese di maggio 2019. A giugno sono invece state registrate 103.445 presenze e 3,03 giorni di permanenza media e a luglio 122.667 persone, sempre tra italiani ed esteri, con 3,88 giorni in media di permanenza”.
“Per quanto le limitazioni dovute alla pandemia invitino alla prudenza – ancora il vicepresidente nazionale di Assohotel – mi preme sottolineare che le ultime previsioni concordano nello stimare, già da fine marzo, un deciso ridimensionamento dei contagi da Covid-19, soprattutto grazie alla campagna vaccinale sostenuta dalla distribuzione di diversi tipi di vaccino. È insomma giunto il momento di ritrovare coraggio e tenacia per reinventare le modalità di fruizione del Teatro Greco, anche nel caso in cui la situazione pandemica dovesse protrarsi. E ciò potrebbe essere possibile per esempio limitando il numero di posti riservati agli spettatori, da un minimo di 2.000, e garantendo, ovviamente, il giusto distanziamento”.
Giuseppe Rosano conclude. “Il normale svolgimento delle rappresentazioni classiche per l’anno 2021 e l’accrescimento di eventi rappresentano per gli operatori impegnati nei settori della cultura e del turismo, e per tutta la città di Siracusa, un importante segnale di ripresa e di ripartenza. Non perdiamo questa occasione. Lavoriamo tutti insieme al risveglio della città. Il settore turistico è già pronto, come avvenuto in passato, a offrire il proprio supporto per sostenere, già dal mese di aprile, la Fondazione Inda nell’attività di promozione degli spettacoli in programma con l’abbinamento di pacchetti biglietto-soggiorno e con offerte diversificate, identificate dal Pay Off: ‘Siracusa riparte dalla cultura’”.