Siracusa. La rivoluzione sostenibile firmata Tecnicar. Ferrazzano: "Vi ridò bus elettrici e bike sharing"
Alle volte lo hanno fatto sentire un alieno. Lui a parlare di mezzi elettrici in un mondo dove tutto va a benzina e in una città troppo spesso refrattaria alle novità. Ma Giacomo Ferrazzano con la sua impresa, la Tecnicar, non ha mai smesso di credere in una Siracusa alternativa ed ecologica. Di porte chiuse ne ha viste parecchie negli ultimi anni. “Non c’era la volontà di fare certe cose prima”, si limita a raccontare oggi che la musica è cambiata. La Tecnicar rimetterà su strada i 6 bus elettrici finiti troppo presto parcheggiati in deposito a Siracusa. E sempre la sua impresa rimetterà in piedi il servizio di bike sharing. Senza dimenticare che nei giorni scorsi è partito il trenino elettrico in Ortigia, servizio per turisti e residenti che volessero gustare le bellezze del centro storico senza inquinare.
Mobilità sostenibile a costi sostenibili. Meno di 200 mila euro all’anno per trasformare radicalmente i pullman elettrici e renderli di nuovo funzionanti. Pensate che la stessa ditta che li ha costruiti, la Breda Menarini, nonostante fosse stata invitata alla gara ha gentilmente declinato l’invito: con quei soldi non si fa nulla. E invece la siracusana Tecnicar, “praticamente senza guadagnare un centesimo”, promette di far rinascere a nuova vita quei bus pagati con un mutuo e quasi pronti per la rottamazione senza troppo rispetto per i soldi pubblici.
“Ci abbiamo messo testardaggine, perchè nessuno voleva stare a sentirci o credeva possibile il nostro progetto”, racconta Ferrazzano. “Adesso ci metteremo la nostra esperienza. Rivoluzioneremo la tecnologia con cui lavoravano in precedenza quei bus. Cambieremo le centraline, le interfacce, i cablaggi, i motori e le batterie. E partiranno, altro che rottamazione”, dice sicuro. “Due mesi, non oltre sessanta giorni e li vedrete di nuovo su strada. Abbiamo bisogno di tempo perchè dobbiamo smontarli pezzo per pezzo e poi riassemblarli”. Intanto, si è scoperta una magagna originaria: i motori dei mezzi dovevano essere da 31 Kw e invece montavano impianti da 15Kw.
La Tecnicar si occuperà anche del bike sharing. E anche in questo caso Giacomo Ferrazzano e i suoi tecnici metteranno radicalmente mano al servizio. Razionalizzazione e funzionalità le parole d’ordine. “Ripristineremo 200 biciclette e aggiusteremo gli stalli, anche se in numero ridotto rispetto agli esistenti”. Uno dei punti deboli del servizio era costituito dalle card necessarie per servirsi delle bici e dalla loro difficile reperibilità. “Cambieremo il modello delle tessere e aggiorneremo la tecnologia. Stiamo vedendo di modificare tutto”. Siracusa, mobilità sostenibile a costi sostenibili. Suona proprio come una bella novità