Siracusa. L'assessore regionale Lagalla al Quintiliano: "190 milioni di euro in arrivo per le scuole. Sicurezza nostra priorità"
E’ arrivato a metà mattinata in città l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Roberto Lagalla. Ha raggiunto, come preannunciato, il liceo polivalente Quintiliano per verificare gli interventi avviati dopo il cedimento di una parte del tetto di un’aula. Lagalla ha ricordato l’importante di “fare sinergia”, tornando ad evidenziare con soddisfazione la celerità con cui, nel caso del Quintiliano, gli enti competenti si sono mossi: il Genio Civile, la dirigenza dell’istituto scolastico, il Libero Consorzio, “anche su impulso del governo regionale”. L’assessore della giunta Musumeci ha sentito le due studentesse ferite (il padre di una e direttamente l’altra) e non è escluso che oggi vada anche a trovarle per portare loro la solidarietà della giunta regionale. “La Regione dispone delle risorse necessarie per finanziare progetti di messa in sicurezza- ha ribadito Lagalla- Tutti insieme dobbiamo trovare una strada per mettere gli enti locali, che sono in difficoltà, nelle condizioni di rendere tempestivo il passaggio tra il finanziamento, la fase progettuale e quella realizzativa, anche se in Italia- riconosce l’assessore regionale- i tempi sono assolutamente inadeguati rispetto alle esigenze della popolazione e della modernità”. Secondo i dati raccolti dalla Regione, attraverso un’anagrafe degli edifici scolastici, il 70 per cento circa delle sedi scolastiche necessita di interventi, di vario tipo. “Attenzione però a non esagerare con l’allarmismo- puntualizza Lagalla- Si tratta di scuole praticabili ma a volte non tutte perfettamente adeguate”. Annunciato per le prossime settimane il finanziamento di interventi da parte del Miur per circa 190 milioni di euro. “Sono un padre- conclude l’assessore regionale all’Istruzione- e sono vicino alla preoccupazione delle famiglie, che deve essere assolutamente diradata. I genitori devono poter stare certi che i figli, a scuola, non siano solo in un luogo di educazione- conclude- ma anche di sicurezza”.