Siracusa. Latomia dei Cappuccini, Artemision, Teatro Comunale e Villa Reimann: "facciamole diventare fonti di rendita per il Comune e investire in servizi"
Polemica soft, intrisa di bon ton, attorno alla Latomia dei Cappuccini. Da una parte Italia Nostra, l’associazione che ha gestito negli ultimi anni il sito, dall’altra il Comune di Siracusa che della latomia è proprietario. Ad ottobre scade la convenzione di gestione e non sarà rinnovata. Ufficialmente, la presidente della sezione siracusana di Italia Nostra, Lucia Acerra, ha evitato ogni rischio di scontro. Parole e concetti espressi con massima attenzione all’equilibrio. Ma che in associazione ci siano rimasti male è un eufemismo.
“Italia Nostra ha svolto un eccellente lavoro, ha dei meriti che senza nessuna fatica riconosco e apprezzo”, dice l’assessore al Turismo, Francesco Italia. Nessuna “punizione”, nè tanto meno uno “scippo”. Se il Comune vuole rientrare in possesso della Latomia dei Cappuccini c’è un perchè. “La Regione e la Soprintendenza sono proprietarie di molti siti archeologici e attrattivi. Quei pochi che sono invece nella disponibilità del Comune vogliamo valorizzarli mettendoli in stretta connessione”. Ecco quindi l’idea di un bando per la realizzazione di servizi turistici per una gestione unica e manageriale di Latomia dei Cappuccini, Artemision, Teatro Comunale e probabilmente anche Villa Reimann. In questa ottica si spiega il perchè del mancato rinnovo della convenzione ad Italia Nostra.
I siti che abbiamo su elencato (uno per la verità è ancora chiuso, ndr) nel 2015 – secondo alcune previsioni non ufficiali di Palazzo Vermexio – potrebbero diventare interessanti fonti di rendita per le casse comunali, fondamentalmente attraverso lo sbigliettamento. In questo senso, si guarda all’esperimento felice condotto dalla Curia con il Duomo. Ma la vera novità dovrebbe essere rappresentata dalla card turistica, “una tessera acquista ad un prezzo prefissato e che consenta l’accesso a tutti questi siti e l’uso gratuito di bus navetta e bici del go-bike”, anticipa l’assessore Italia. “E magari anche sconti per accedere ai musei. Ma senza un coordinamento unico per la gestione dei siti, diventa impossibile un’operazione di questo tipo”.
(foto: Francesco Italia accanto al sindaco Garozzo)