Siracusa. Lavoratori Sai 8, via alle proteste. Sit in e volantinaggio poi tutti in Prefettura
Giornata di agitazione e protesta per i 150 dipendenti di Sai 8. Dopo le ultime sconfortanti notizie venute fuori dall’incontro tra l’Ato Idrico e i comuni, i lavoratori si sono spostati in prefettura. In piazza Archimede è arrivato anche il commissario liquidatore dell’Ato Idrico, Mario Ortello. Chiesto un incontro con il prefetto per il rispetto di quanto stabilito al tavolo prefettizio da tutti i soggetti coinvolti a fine maggio. I sindacati invitano ad esplorare tutte le possibili soluzioni che salvaguardino la qualità del servizio e tutti i livelli occupazionali. “Alla luce di quanto appreso dall’esito della riunione tra Sindaci e Ato Idrico di ieri, riteniamo auspicabile, ad esempio, la nascita di un consorzio che partendo dai cosiddetti Comuni obbedienti, possa addirittura allargarsi ai rimanenti 11 Comuni della nostra Provincia. Quest’ultima soluzione, ci appare inoltre coerente, con quanto già definito in sede prefettizia, proprio nella riunione del 24 Maggio scorso, che puntava a soddisfare le aspettative dei Comuni e salvaguardava tutti i lavoratori, siano essi diretti che indiretti”.
Questa mattina, intanto, i lavoratori Sai 8 hanno dato vita a sit in di protesta ai cancelli degli impianti di contrada Canalicchio e nella sede centrale di viale Santa Panagia. Un grande striscione espone il loro pensiero: “Classe politica vs lavoratori”. Alcuni tecnici inviati dai comuni che hanno chiesto di entrare subito in possesso degli impianti per una gestione autonoma – e senza assorbire parte dei lavoratori Sai 8 – hanno raggiunto la sede al centro direzionale per un primo contatto che non è comunque avvenuto. Visto il clima, hanno preferito desistere e tornare sui loro passi. All’ingresso nord della città, picchetto di lavoratori con volantinaggio. “Caro cittadino – si legge nei foglietti distribuiti – ci scusiamo per il disagio che ti stiamo procurando ma abbiamo la necessita di portare a tua conoscenza il nostro dramma. Manifestiamo perchè il nostro futuro e quello delle nostre famiglie è messo a rischio dall’opera dei sindaci dei dieci comuni della provincia che hanno dichiarato, a parte qualche eccezione, di voler prendere possesso degli impianti idrici ma non dei lavoratori che li gestiscono. E questo nonostante l’impegno assunto davanti al Prefetto di salvaguardare i posti di lavoro. Ieri all’Ato Idrico hanno di fatto sancito il nostro licenziamento – continua il comunicato – e quindi stamattina stiamo scioperando e manifestando per richiamare la tua attenzione e quella dell’intera cittadinanza certi della solidarietà che vorrete accordarci nella speranza di poter tutelare il nostro posto di lavoro, la nostra dignità e le nostre famiglie”. Mercoledì rischiano il licenziamento. Alcuni verranno precettati per la gestione ordinaria del servizio con il minimo del salario.