Siracusa. Lettera aperta per il futuro di Ortigia: "ok il divertimento, ma regole certe"
Sono duecentotrentasei le firme raccolte a sostegno di una lettera aperta per il futuro di Ortigia. Tra i promotori dell’iniziativa c’è l’avvocato Corrado Giuliano, noto anche per il suo impegno ambientalista e per il paesaggio.”L’isolotto sta cambiando pelle e ci appare troppo ingombrato e sofferente, con il rischio di un suo nuovo abbandono da parte degli abitanti, sopraffatti dal rumore, dal caos e dal disordine. Siamo ovviamente a favore del turismo, anzi ci piacerebbe un turismo che duri tutto l’anno. Si tratta però di trovare un limite”, dice Giuliano.
Non una “guerra” alla musica ed al divertimento. “Apprezziamo e rispettiamo i musicisti, la cui presenza arricchisce ed allieta le strade ed i locali dell’isola. Siamo favorevoli, al di là della strumentalizzazione delle nostre motivazioni, alla tutela delle iniziative commerciali non dimenticando che i commercianti, alcuni dei quali hanno pure sottoscritto la lettera, hanno avuto un ruolo fondamentale nella rinascita di Ortigia. Anche i tavolini all’aperto, ma non in tutti i luoghi, possono contribuire alla piacevolezza della città. Ma siamo contro la percepita assenza di regole, siamo contro chi le regole non le rispetta, contro il frastuono oltre gli orari ed i limiti sonori consentiti e la tendenziale trasformazione dell’isola in un unico diffuso luogo di ristorazione e divertimento. Ortigia non è Porto Cervo, è un luogo ricco di storia dove le persone vivono ininterrottamente da vari millenni e la cui identità e vivibilità va preservata”.
Tra i 236 firmatari anche Luciana Castellina, il critico d’arte Tomaso Montanari e gli urbanisti Vezio De Lucia e Teresa Cannarozzo