Siracusa. L’ordinanza della discordia, la Fillea Cgil “sfida” il prefetto: “Sciopero generale”
“Il prefetto ha scelto di tutelare solo una parte del tessuto economico e sociale. Quella più forte. Occorre dare una risposta chiara, tutti insieme, con uno sciopero generale, nei luoghi interessati dall’ordinanza, per spiegare le nostre ragioni”. Dura la posizione assunta dal segretario provinciale della Fillea Cgil, Salvo Carnevale che, senza mezzi termini, contesta l’ordinanza del prefetto, Luigi Pizzi, con cui si vietano gli assembramenti nella zona industriale. La sua proposta ha anche il sapore di una sfida al prefetto. Salvo Carnevale parla di un “clima pesante che si respira nel Paese, drammaticamente concretizzato a Siracusa sotto forma di privazione di un diritto costituzionalmente garantito”. L’accusa che la Fillea Cgil muove all’indirizzo del rappresentante dell’ente territoriale di Governo è chiara. “E’ inquietante -dice il segretario del sindacato- che le istituzioni chiamate a garantire imparzialità, equidistanza, buon senso e responsabilità sentano il dover di entrare continuamente nella rincorsa al tam tam di comunicati stampa e dichiarazioni che si stanno succedendo in questi giorni.” L’ordinanza del prefetto “viola gran parte della storia, fatta di dignità e lotta- ricorda Carnevale- di questo Paese e di questa tradizione sindacale siracusana”. Ma il territorio non starebbe rispondendo come dovrebbe, secondo il rappresentante dell’organizzazione sindacale. “Troppo timida”- definisce la risposta all’ordinanza, “che lascia confusione dentro l’area industriale, tra i lavoratori. E non va bene nemmeno l’iniziativa in ordine sparso. Non vogliamo insegnare niente a nessuno, ma questo meccanismo fa il gioco dei potenti”.La risposta, secondo Carnevale, dovrebbe partire “dai luoghi interessati dall’interdizione. Occorre che tutte le sigle sindacali e tutti i lavoratori decidano di proclamare, insieme, uno sciopero generale che spieghi le ragioni che ci vedono oppositori di questa inaccettabile ordinanza e rispolveri il carattere e la storia del movimento sindacale di questo territorio”. La politica , per Carnevale, ha dimostrato la sua assenza . La definisce “connivente, non in grado di generare una politica industriale moderna e sostenibile”. A prescindere da ogni considerazione, il segretario della Fillea Cgil parla ancora più chiaro. “Nessuno -conclude- può pensare di azzannare il diritto a difendere il posto di lavoro. Per questo temiamo che l’ordinanza sarà artefice dell’innalzamento di una tensione già palpabile da molto tempo”.