Siracusa. “L’ostello dei migranti di Cassibile modello da replicare”
«Quello di Cassibile – ha aggiunto il prefetto di Siracusa Giusi Scaduto – è solo l’inizio, virtuoso, della soluzione di un problema, affinché anche i lavoratori stranieri stagionali possano trovare alloggi dignitosi». Per il questore di Siracusa Benedetto Sanna la realtà di Cassibile oggi rappresenta il frutto «di una sinergia istituzionale diffusa». «Finalmente, con l’intervento del progetto Su.pr.eme – ha affermato la dirigente dell’Ufficio speciale immigrazione della Regione Siciliana Michela Bongiorno – siamo riusciti a superare le criticità dell’insediamento che era presente in questa frazione di Siracusa. Adesso, in collaborazione con il Comune, siamo riusciti a dare una sistemazione dignitosa a questi lavoratori le cui braccia danno un contributo fondamentale all’economia agricola di questo e altri territori della nostra regione». All’incontro, moderato dal giornalista Salvo la Rosa, sono intervenuti anche il sindaco Francesco Italia, l’assessore comunale alle Politiche sociali e alla famiglia Concetta Carbone e il direttore del Consorzio Nova Gianpietro Losapio. In collegamento Patrick Doelle dell’Ufficio politiche migratorie della Commissione europea e Assunta Rosa dell’Ufficio pianificazione delle politiche dell’immigrazione e dell’asilo del ministero dell’Interno.
Durante l’incontro sono stati presentati gli interventi realizzati sul territorio che rientrano all’interno del programma Su.pr.eme. Italia (Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), finanziato dai fondi Amif – Emergency funds della Commissione europea – Direzione generale Migration and home Affairs. «L’esperienza avviata a Cassibile l’anno scorso dal Comune in collaborazione con la Regione Siciliana e la Prefettura – ha aggiunto Sebino Scaglione, presidente della cooperativa Passwork che gestisce l’ostello con la Croce Rossa di Siracusa – oggi è una realtà importante: offre ospitalità a 110 perone, tutti lavoratori stagionali con regolare contratto e permesso di soggiorno, che vivono qui e tutte le mattine vengono utilizzati nella raccolta delle produzioni agricole di stagione. Offriamo loro alcuni servizi minimi oltre all’alloggio, il pasto serale, la prima colazione, orientamento sociale e sui diritti, mediazione culturale, pulizia quotidiana e sanificazione del campo, distribuzione biancheria e sorveglianza». Il servizio è stato attivato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, attraverso l’Ufficio speciale immigrazione. L’incontro si è poi concluso con il monologo dell’attore Salvo Piparo, accompagnato dal musicista Michele Piccione, sui temi del contrasto al caporalato.