Siracusa. L’ultimo saluto a Mariarita Sgarlata: “grazie per i valori, grazie per il sorriso”

 Siracusa. L’ultimo saluto a Mariarita Sgarlata: “grazie per i valori, grazie per il sorriso”

“Grazie per i valori, per l’impegno per la cultura, per la passione nell’archeologia e grazie per aver avuto la capacità di tirarti indietro dalla politica. Tutto sempre con il sorriso, ritrovando sempre la serenità che qualcuno ha spesso tentato di toglierle”. Non è una orazione preconfenzionata quella pronunciata da padre Filippo durante i funerali di Mariarita Sgarlata.
Scomparsa prematuramente a 57 anni, in seguito all’aggressivo ritorno della malattia, ha riunito nel cordoglio e nel dolore molti pezzi di una nevrotica politica locale e regionale. E alcuni di loro hanno voluto renderle un ultimo omaggio, presenziando alla triste cerimonia all’interno della chiesa di Santa Lucia, alla Borgata.
Studiosa prestata alla politica, ex assessore regionale, finita sotto attacco durante uno dei momenti più caldi per la Soprintendenza siracusana e bersaglio di critiche tornate indietro al mittente come un boomerang. Senza mai scaldare i toni o alzare la voce, coltivando giorno dopo giorno la passione per lo studio della cultura antica: attività che le ha dato grandi soddisfazioni come la chiamata del ministero Bonisoli che la volle come consulente a Roma o la recente nomina a consigliere delegato della Fondazione Inda.
Per l’ultimo saluto ci sono le autorità cittadine, rappresentanti dell’associazionismo e della società civile, esponenti della cultura, ex studenti ed i tanti amici di una vita scivolata via troppo in fretta.
“Mariarita recitava il rosario, si è mai abbattuta”, ricorda ancora il celebrante. “Ringraziamo Dio per averci donato la sua amicizia. Ci ha arricchito. Camminare con Mariarita ha consentito ad ognuno di noi di accarezzare il dono della fratellanza”.
Annuiscono in tanti, mentre i singhiozzi riempiono i silenzi della navata centrale. Un piccolo capannello attende l’uscita del feretro già nei minuti che precedono la fine della cerimonia. C’è anche il sindaco, Francesco Italia. All’interno, gli assessori Fabio Granata e Andrea Buccheri. L’ex assessore Maria Grazia Cavarra, che con la Sgarlata condivisa l’esperienza del Megafono, e Liddo Schiavo. E poi Fausto Spagna, Benedetto Brancati, Pippo Lo Curzio, Tati Sgarlata, Manuel Giliberti, Antonio Calbi, Domenico Mirabella e tanti altri.

 

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