Siracusa. Manovre disperate per salvare il Libero Consorzio: 5 milioni in poche settimane o dissesto?
No del sindacato unitario alla soluzione paventata dal commissario Lutri che avrebbe voluto dichiarare il dissesto del Libero Consorzio per porre fine ad una agonia che vede in sofferenza dipendenti e servizi. “Ma è una ipotesi che provocherebbe cause devastanti per il futuro dei lavoratori e per i servizi forniti, fino ad oggi, al territorio”, spiegano i sindacalisti.
Che durante l’incontro con il commissario e i deputati regionali siracusani hanno puntualizzato come l’Ente vada salvato. Tracciato un percorso per risolvere prima possibile l’emergenza stipendi e assicurare le funzioni principali della ex Provincia (servizi ai portatori di handicap, manutenzione scuole, viabilità ecc.).
Per lunedì prossimo incontro con i deputati nazionali per cercare di recuperare le somme che il governo Nazionale ha tagliato alle Provincie, in attesa che venga approvata la legge dei Liberi Consorzi di Sicilia.
Per giovedì convocazione in Commissione Bilancio dell’Ars per individuare strumenti finanziari immediati per poter pagare, da subito, gli stipendi arretrati ed in ogni caso risorse necessarie per garantire le funzioni dell’Ente per i mesi a venire.
Manovre che dovrebbero assicurare in breve tempo circa 5 milioni di euro per le esangui casse del Libero Consorzio siracusano. Una cifra che potrebbe allontanare lo spettro dello stato di dissesto e portare a chiedere una proroga al 30 settembre o al 30 ottobre per l’approvazione del bilancio. Ma è una corsa contro il tempo.