Siracusa. Miasmi e sforamento dei limiti, la Procura: "Indaghiamo, probabili sviluppi a breve"
A lui si sono appellati di recente anche esponenti del mondo politico. “Miasmi a Siracusa, intervenga la Procura”. Ma Francesco Paolo Giordano, procuratore capo di Siracusa, non ha certo bisogno di consigli o suggerimenti. Sin dal suo insediamento ha sottolineato l’attenzione verso le problematiche ambientali. E oggi, dopo la settimana “nera” per gli sforamenti di sostanze inquinanti nell’aria – come rilevato dalle centraline della rete della ex Provincia Regionale – conferma l’esistenza di “più inchieste sui casi di inquinamento e presto ci saranno sviluppi sotto l’aspetto giudiziario”.
Pare che gli inquirenti abbiano trovato motivi di interesse anche in uno degli ultimi esposti-denuncia presentati dal comitato Aria Pulita, che raccoglie circa 250 cittadini. “Gli sforamenti creano allarme tra la popolazione, ce ne rendiamo conto. E proprio alcuni spunti arrivati da residenti ci hanno consentito di aprire un’altra inchiesta”. Oltre non si sbottona il procuratore Giordano. Ma è possibile ipotizzare che oltre alle puzze che proverrebbero dalla zona industriale i magistrati siracusani abbiano “fiutato” aspetti più complessi, fino forse ad eventuali nessi tra inquinamento e contrazione di patologie tumorali, come va ripetendo da mesi l’arciprete di Augusta, Don Palmiro Prisutto.