Siracusa. Miasmi, esposto di "Oltre" in Procura: più di mille firme
Più di mille le firme apposte sull’esposto che il movimento Oltre’, guidato da Fabio Granata è pronto a presentare, la prossima settimana, in Procura contro i miasmi industriali. La campagna del “movimento per la rigenerazione, Oltre” a denuncia dell’inquinamento industriale dell’aria era partita lo scorso settembre. Il bilancio di quanto fatto in questi mesi è stato tracciato nel corso di una conferenza stampa a Villa Politi. Un incontro che è stato anche l’occasione per ricordare come il “diritto di vivere senza la paura di ammalarsi sia un concetto giuridicamente riconosciuto e sancito da diverse sentenze in Cassazione”. “I cittadini che hanno aderito all’iniziativa si sono impegnati a costituirsi parte civile all’avvio dell’azione penale del procedimento in corso contro due colossi industriali per inquinamento dell’aria- hanno affermato gli esponenti del movimento . Insieme a Fabio Granata, presidente e fondatore di Oltre, il vicario Camillo Biondo e Fausto Consiglio, portavoce. “Non è tollerabile vivere quotidianamente con questi sgradevoli miasmi industriali – ha detto Camillo Biondo – e benché non se ne conosca l’effetto sulla salute, è di fatto un disturbo. Chiediamo venga perseguito il disturbo. Non si può vivere con la paura di ammalarsi”. Granata ha attaccato il sistema produttivo che ha prodotto i disastri ambientali e i ritardi a bonificare e a riconvertirsi in produzione green: “Oggi lavorano nella zona industriale, compreso l’indotto, meno di 4mila persone – ha detto -: noi difendiamo la loro salute, oltre a quella dei cittadini, e la qualità del loro lavoro. Non è vero, come dice qualcuno, che vogliamo che le industrie chiudano e mandino la gente per strada: è questo sistema produttivo, che è imploso, che ha lasciato la gente per strada senza neanche fare le bonifiche. Un’industria riconvertita e un’opera di risanamento del territorio rappresentano una dinamica di sviluppo”. Sull’esposto Granata ha aggiunto: “Abbiamo tracciato profili di responsabilità penali, come il diritto violato a vivere senza paura di ammalarsi e la molestia quasi quotidiana a convivere con i miasmi e le finestre chiuse. Ci costituiremo parte civile e chiederemo alla Regione di farlo, come ha fatto a Milazzo”. Fausto Consiglio ha concluso: “Attendiamo di capire se le due aziende sotto inchiesta per inquinamento ambientale abbiano adeguato gli impianti secondo prescrizioni”.