Siracusa. Miasmi, una lista di email per difendersi: il vademecum di Natura Sicula

Le nuove segnalazioni di miasmi riportano l’attenzione sul tema della qualità dell’aria a Siracusa. Le condizioni meteo di questo periodo non agevolano e così nelle prime ore del mattino di domenica scorsa, in diversi hanno lamentato un odor come di uova marce nell’aria. “E’ determinato dall’inconfondibile idrogeno solforato (H2S)”, sentenzia il responsabile di Natura Sicula, Fabio Morreale.
“La sostanza deriva dai processi di raffinazione del petrolio, di rifinitura di oli grezzi, di produzione fertilizzanti, coloranti e pigmenti, di trattamento delle acque di scarico e di altri procedimenti industriali. L’odore, irritante e asfissiante, è stato avvertito fino al capoluogo”. E in effetti le segnalazioni in redazione paiono confermarlo.
Nei casi peggiori, l’idrogeno solforato irrita le mucose soprattutto gli occhi. Nei confronti dei metalli mostra una discreta aggressività, provocandone un rapido deterioramento. “Ma altrettanto pericolosi e presenti nell’aria siracusana sono gli idrocarburi non metanici (NMHC)”.
I valori vengono monitorati dall’Arpa e dal Libero Consorzio, “ma non basta a risolvere il problema. Sulle emissioni di queste sostanze a bassa soglia olfattiva, la cui presenza è alla base della cattiva qualità dell’aria siracusana, non ci sono limiti di legge. Malgrado l’Ispra abbia stabilito che una esposizione tollerata non debba essere superiore ai 200 microgrammi per metro cubo per un massimo di tre ore, gli abitanti di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa possono lamentarsi quanto vogliono. In assenza di prescrizioni normative, nessuno può obbligare le industrie a ridurre le emissioni”, racconta Morreale.
Eppure uno strumento per normare e “risanare” la qualità dell’aria ci sarebbe: il piano regionale di Tutela della Qualità dell’Aria. “La Regione Siciliana, nonostante le procedure d’infrazione e le condanne della Corte Europea, non lo ha ancora adeguato e adottato.
Dovesse ripetersi il fenomeno, e siamo sicuri che si ripeterà, segnalarlo è diritto e dovere di ogni cittadino. Più segnalazioni arrivano e più viene preso in considerazione il problema. La segnalazione bisogna inviarla per email alla Protezione Civile e alla Polizia Municipale del Comune di pertinenza, specificando anche l’indirizzo ove è stato avvertito l’odore, ora di inizio e fine, i sintomi avvertiti e, se possibile, la tipologia dell’odore: acido, benzina, gasolio, gas”, l’appello di Natur Sicula.
Per Siracusa la segnalazione può essere inviata a: ambiente@comune.siracusa.it, protezionecivile@comune.siracusa.it, sindaco@comune.siracusa.it e per conoscenza a dapchimicosr@arpa.sicilia.it, armando.gradone@interno.it, protcivile.pref_siracusa@interno.it