Siracusa. Multe: dove finiscono i soldi? "Con modifica al Codice, obbligo trasparenza"
Ha una genesi siracusana la proposta di legge di modifica del Codice della Strada in discussione in Parlamento. Non solo perchè uno dei primi firmatari è il deputato siracusano (M5s) Paolo Ficara ma soprattutto perchè una misura in particolare deriva da un’anomalia riscontrata anche a Siracusa dallo stesso Movimento. La misura in questione è quella che punta a rendere davvero trasparente come i Comuni utilizzino i proventi delle multe stradali pagate dai cittadini.
“Che fine facciano quelle somme ora i cittadini potranno scoprirlo grazie ad una misura inserita dal Movimento 5 Stelle nella proposta di legge di modifica del Codice della Strada”, annuncia Paolo Ficara. “Fino ad oggi era difficile sapere e capire come venivano utilizzate le somme incassate con le contravvenzioni. Adesso sarà possibile garantire che questi soldi vengano reinvestiti dal Comune in sicurezza stradale”, spiega il componente siracusano della Commissione Trasporti della Camera.
“Per legge, almeno il 50% deve andare a finanziare interventi su manto stradale, segnaletica, piste ciclabili e prevenzione. Grazie alla misura inserita all’interno della nostra proposta di legge di modifica del Codice della strada, la trasparenza totale sull’uso dei proventi derivanti dalle multe stradali sarà resa obbligatoria”, spiega ancora Ficara. “I cittadini devono sapere come vengono spesi i loro soldi. Per questo la nostra proposta di legge impone la pubblicazione dei dati in un’apposita sezione del sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La trasparenza nella pubblica amministrazione e’ un principio fondamentale da rafforzare oltre che un atto dovuto nei confronti dei cittadini ed un utilissimo strumento per incrementare la sicurezza sulle strade”, conclude Paolo Ficara.
L’obbligo della trasparenza trae spunto dal lavoro del giugno 2017 del meetup siracusano del Movimento 5 Stelle, lavoro portato aventi dallo stesso Paolo Ficara e Rino Mulè, referente del gruppo di lavoro sulla mobilità, dove fu analizzata la modalità di spesa dei soldi incassati dalle multe dal Comune di Siracusa, scoprendo che l’obbligo di destinare almeno il 50% dei proventi ad appositi capitoli di bilancio riguardanti la circolazione stradale presentava parecchie zone d’ombra. Entro il 31 maggio di ogni anno il tutto andava rendicontato al Mit, ma Palazzo Vermexio non ha mai ottemperato perchè “mancano i decreti attuativi”. Questa fu la risposta degli uffici. “Vero, ma solo nella parte relativa alle multe da autovelox e non per tutto il resto. Il sospetto é che l’amministrazione abbia utilizzato queste somme per coprire altri capitoli di bilancio”, ricorda il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.