Siracusa. Navette ancora ferme in deposito, interruzione di pubblico servizio?
I bus navetta elettrici rimangono nel deposito. Niente collegamenti dentro Ortigia. Prosegue il sit in dei dipendenti della ditta che si occupa della manutenzione del parco mezzi elettrici del Comune di Siracusa, la Genius Automobiles. Il 9 settembre scade il contratto di affidamento e Palazzo Vermexio ha pensato di rimodulare il servizio, rapportando alla realtà dei mezzi in circolazione (4 bus) il canone mensile.
Il precedente contratto del 2015 teneva conto anche delle bici del bike sharing e di 17 altri mezzi elettrici. All’epoca era stato pertanto stabilito un canone di 24.500 euro/mese. Adesso, visto che in circolazione – e quindi da manutenzionare – ci sono solo i 4 bus elettrici, il Comune ha rifatto i conti: 9.800 euro/mese fino a dicembre, ovvero dalla scadenza dell’attuale affidamento fino a una nuova gara europea.
Entro giorno 5, la Genius ha diritto di prelazione. Ma dalla proprietà della ditta siracusana hanno già fatto sapere di non potere accettare quella proposta di forte riduzione. In quel caso, il Comune inviterà altre ditte a presentare offerte con base d’asta proprio quei 9.800 euro al mese di canone parametrati sulle esigenze di manutenzione dei soli bus elettrici, rimasti gli unici mezzi del parco elettrico comunale in servizio effettivo. Così spiegano dagli uffici della Mobilità.
Se la protesta dei dieci dipendenti della Genius dovesse continuare, sarebbe pronta a partire dal comando della Municipale la contestazione di interruzione di pubblico servizio. Dal canto loro, i lavoratori in sit-in fanno sapere di non avere mai bloccato i bus in deposito: se gli autisti (comunali) vogliono uscire in servizio possono. Ma si ritroverebbero, in caso, di guasto, abbandonati per via della protesta appunto dei manutentori. Servizio di nuovo sospeso, come ad inizio agosto. Disagi a cascata. E il braccio di ferro, anche politico, rischia di avere strascichi giudiziari.