Siracusa. "Nessuna svendita", il Consorzio Plemmirio allontana le critiche su Anton Dohrn

 Siracusa. "Nessuna svendita", il Consorzio Plemmirio allontana le critiche su Anton Dohrn

Attese, arrivano anche le parole del cda del Consorzio Plemmirio. “Le perplessità e le accuse mosse in questi giorni sono del tutto ingiustificate”, scrivono la presidente Patrizia Maiorca e gli altri componenti del consiglio di amministrazione in relazione al possibile ingresso nella società della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
“I partner consorziati che gestiscono l’Area Marina Protetta Plemmirio, il Comune e il Libero Consorzio Comunale già ex Provincia regionale di Siracusa, lavorano per scongiurare il pericolo di un commissariamento del Consorzio Plemmirio, per garantirne la sopravvivenza e una buona governance, nel presente e nel futuro”, è
la precisazione.
“Non c’è nessuna speculazione in atto. Nel Consorzio non c’è alcuna spartizione, non fosse altro perché non ci sono soldi. Cosa dovremmo spartire il mare e i pesci?”.
Le difficoltà di gestione, raccontano dal Consorzio Plemmirio, “iniziano a palesarsi con evidenza a cominciare dalle ben note difficoltà economiche di uno dei partner consorziati, il Libero Consorzio Comunale, non più in grado di versare la somma annua necessaria alla gestione. Perviene così la prima richiesta del Ministero dell’Ambiente di apportare modifiche allo Statuto, volte a permettere l’ingresso di un altro partner per garantire la sopravvivenza del Consorzio che gestisce l’Area Marina Protetta Plemmirio”.
Una riforma richiesta dal Ministero per rivedere la “compagine consortile con particolare riferimento agli apporti di risorse ed alla riconfigurazione della struttura consortile”.
Inizia pertanto la ricerca di un Ente partner con i requisiti richiesti, si sondano alcune candidature nel territorio siciliano che non approdano a nulla.
Intanto, nel 2017, anche dal Comune di Siracusa evidenziano difficoltà economiche e, a quel punto, il Ministero tenta di coinvolgere nella concertazione anche la Regione Siciliana. Si individua un ulteriore candidato, ma, anche questa volta, senza alcun risultato concreto.
Nel 2018 l’attuale sindaco Francesco Italia, “per scongiurare l’ormai prossimo commissariamento dell’Ente gestore dell’area marina, ormai privo di risorse, si è fatto garante, attraverso il Comune, per assicurare un sicuro traghettamento verso il nuovo Statuto consortile e soprattutto la continuità di gestione dell’Area Marina Protetta Plemmirio”, spiegano ancora dal Consorzio.
Quanto alla scelta dell’Anton Dohrn, “è il meglio”, taglia corto la presidente. È ente vigilato dal Miur e dalla Corte dei Conti, rientrato nella classifica internazionale delle più prestigiose istituzioni di ricerca sugli oceani (fonte agenzia di ranking Expertscape ndr) ed è il primo Ente di ricerca tra quelli italiani, al pari con atenei e altre prestigiose istituzioni su scala internazionale.
Quanto alla gestione del Consorzio Plemmirio, “se l’operazione di acquisizione del nuovo partner andasse a buon fine, preme rilevare che il potere decisionale resterebbe sempre in capo ai due Enti locali, il Comune e il Libero Consorzio comunale, i quali continuerebbero ad avere la maggioranza nel nuovo Cda consortile, mentre l’Anton Dohrn potrebbe contare su un solo rappresentante”.

 

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