Siracusa. Niente stagione lirica: Castiglione sfida la Soprintendenza, "mostrino le carte"
Non si arrestano le polemiche dopo l’annullamento della stagione operistica al teatro greco di Siracusa. Alle dichiarazioni della soprintendente Rosalba Panvini, che aveva attaccato Enrico Castiglione definendo “infondate” le sue accuse rivolte all’assessorato regionale ai Beni Culturali, risponde lo stesso regista.
“Ho letto con non poco stupore le dichiarazioni rilasciate dalla soprintendente Rosalba Panvini che dice di rispondere a mie presunte dichiarazioni. E le chiedo: ma a quali mie dichiarazioni si riferisce?”, l’esordio di Castiglione. Che poi va dritto al punto, ovvero la mancata concessione del teatro greco per la stagione lirica 2016. “Sono certamente dispiaciuto che non siano potute andare in scena le opere previste con la mia regia, prodotte dalla Fondazione Fem. Ma la situazione non è quella descritta dalla Panvini, perché è un dato incontrovertibile che dopo la sua disponibilità non è seguita nessuna risposta a tutte le richieste di concessione triennale e poi annuale avanzate dalla Fondazione. Esibisca la Panvini la corrispondenza tra la Soprintendenza o l’Assessorato ai Beni Culturali e la Fondazione Fem che da anni richiede ad entrambi la concessione triennale per programmare in maniera adeguata la stagione lirica al teatro greco di Siracusa, forte dello straordinario successo della mia Aida del 2014”, la sfida lanciata da Enrico Castiglione.
“La verità – aggiunge – è che ad oggi alla Fondazione Fem non è stata comunicata nessuna risposta, né positiva o negativa, ma solo la sua disponibilità. Io non so se alla Fondazione Fem doveva rispondere la Soprintendenza o l’Assessorato, fatto sta che ad oggi non ha mai ricevuto nessuna comunicazione, nessuna proposta, nessuna richiesta se non l’iniziale disponibilità a firma della stessa Panvini dello scorso 19 novembre, in base alla quale la Fondazione Fem ha iniziato a preparare la programmazione e mi ha chiesto di mettere in scena la Turandot di Puccini”.
Insomma, nessuna risposta scritta a fronte di richieste su richieste. Fino alle cronache di alcune settimane addietro quando Castigline, ad Atene per alcuni spettacoli, viene contattato al telefono dalla Panvini. La soprintendente comunica l’esistenza di problemi relativi alla concessione. Ma per via orale, senza che arrivi l’attesa risposta scritta.
“Mi è stato riferito – dice poi Castiglione – che la Regione Siciliana intenderebbe svolgere alcuni spettacoli al teatro greco e per questo non sono state smontate le strutture della Fondazione Inda. Per carità, niente di illegittimo, però allora qualcuno dice le bugie. E il gioco diventa chiaro”. Quale? Lo chiarisce con poche parole che tratteggiano il suo sospetto: “non concedere alla Fondazione Fem lo spazio e magari darlo ad altri. Esibisca la soprintendenza o l’assessorato le risposte date a tutte le richieste della Fondazione Fem e poi vediamo se la procedura adottata è stata corretta”.