Siracusa. Non partono i cantieri, proteste dei Forestali. Occupate le aule consiliari dei centri montani
Ritorna alta la tensione tra i circa 1.200 lavoratori forestali della provincia di Siracusa. Dopo le proteste dei giorni scorsi a Siracusa, con la paralisi di alcune arterie centrali, minacciano adesso di tornare in piazza. E questo perchè non sono stati ancora riaperti i cantieri regionali nonostante lo stanziamento di 16 milioni di euro da parte di Palermo, sufficienti per nove giornate lavorative.
I sindacati, con l’Ugl in testa, hanno scritto al Prefetto di Siracusa ed ai sindaci della zona montana chiedendo pressione sugli uffici regionale per evitare “che le proteste possano sfociare e degenerare la sicurezza e l’ordine pubblico ed evitare ulteriori danni al comparto forestale”.
Oggi, intanto, hanno occupato simbolicamente le aula consiliari dei Comuni montani del siracusano. Adesso l’attesa è per la notifica da Roma della Delibera Cipe dei finanziamenti destinati alla Regione, all’interno della quale sono inseriti anche gli 87 milioni necessari per permettere alle migliaia di forestali siciliani di completare le giornate lavorative che garantirebbero di accedere, altresì, alle indennità previdenziali per l’anno in corso, anche se i tempi molto stretti ed i ritardi nel trovare le coperture finanziarie rendono sempre più difficile questo obiettivo.