Siracusa. Non si paga il suolo pubblico per i mesi di lockdown: la decisione del Comune
Novità per il pagamento del suolo pubblico da parte delle attività commerciali in lockdown. Con una delibera del 4 maggio, il Comune di Siracusa ha stabilito che bar, ristoranti, pub, pizzerie ed ogni altra attività con occupazione di suolo pubblico non dovrà pagare la relativa tariffa di concessione per i mesi in cui è stata disposta la serrata per via dell’epidemia di coronavirus.
Il provvedimento, preparato dall’assessorato alle attività produttive retto da Cosimo Burti, ha ricevuto anche il via libera del commissario straordinario che sostituisce il Consiglio comunale. È immediatamente esecutivo e vale anche per le attività che hanno riaperto per asporto ma non possono comunque utilizzare verande e dehors allestiti su suolo pubblico.
È in corso di ricalcolo anche la Tari per le attività commerciali, inclusi i negozi al dettaglio. La volontà di Palazzo Vermexio, nel rispetto degli equilibri di bilancio, è quella di “scontare” i mesi di chiusura rideterminando l’importo totale dovuto.
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