Siracusa. Nota Unci sull'accertamento al Tribunale dell'Ispettorato Generale della Giustizia
Nota del Gruppo Siciliano dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani, Federazione Nazionale della Stampa Italia. Oggetto dell’intervento, il recente accertamento operato presso il Tribunale di Siracusa dall’Ispettorato Generale del Ministero della Giustizia, “durato diversi mesi, e che ha riguardato in particolare alcuni settori dell’amministrazione della Giustizia”, scrive il fiduciario Francesco Nania.
“Della vicenda – si legge nella nota – si sono occupati gli organi d’informazione con normali articoli di cronaca. La sezione provinciale dell’Unci di Siracusa esprime la sua sorpresa nel leggere due recenti comunicati stampa: uno della sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati di Siracusa, l’altro del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Siracusa, nei quali genericamente si fa riferimento agli articoli di stampa relativi all’inchiesta. In particolare, nel comunicato dell’Anm è scritto testualmente: ‘letti gli articoli di stampa relativi a tale inchiesta ed in particolare i contenuti evocativi di situazioni e comportamenti non ortodossi nonché di contrapposizioni tra categorie in vario modo interessati’. Purtroppo non si comprende a cosa il comunicato si riferisca. Non si ritiene – prosegue la nota dell’Unci – che in questa circostanza si sia registrato alcun comportamento poco ortodosso e nemmeno posizioni tali da provocare contrapposizioni tra categorie interessate, ma è stato esercitato il solo diritto d’informare i cittadini su fatti oggettivi, rimanendo sempre nel solco della deontologia professionale e nel dovere del cronista, chiamato ad attenersi alla semplice informazione destinata alla pubblica opinione.
Di fronte alla genericità di tali argomenti, l’Unci non può che ribadire con forza la libertà, l’autonomia dei giornalisti, il diritto di cronaca. Nessuna mancanza di rispetto, quindi, verso i magistrati e verso gli operatori della Giustizia in generale. Si rimane d’accordo sul mantenimento del leale quanto rispettoso rapporto tra la magistratura, l’avvocatura, gli operatori della Giustizia e la stampa nel rispetto dei reciproci ruoli”.