Siracusa. Oltre 200 precari con stipendi sotto i parametri di povertà, Fp Cgil: "Il Comune fa orecchio da mercante"
Il Comune si rifiuta di affrontare la questione lavoratori part-time, soprattutto in merito al raggiungimento delle 36 ore settimanali richieste dai sindacati. La Cgil Funzione Pubblica non è affatto tenera nei confronti di palazzo Vermexio, mentre traccia il bilancio del 2017 e delinea gli obiettivi per il 2018. Il sindacato parla in maniera chiara di “risultati, ottenuti durante i numerosi confronti con il Comune,del tutto insoddisfacenti, almeno in riferimento alle tante vertenze ancora aperte e che l’amministrazione si è rifiutata di affrontare”. Lavoratori, gli oltre 200 part-time, che da anni attendono il raggiungimento del contratto a 36 ore. A nulla sono serviti i tentativi della Rsu Cgil di proporre delle soluzioni, strade che il sindacato ha giudicato e giudica percorribili, utilizzando le economie delle quiescenze degli ultimi anni. Proposta mai presa seriamente in considerazione. “L’amarezza -spiega una nota del sindacato- è ancora più grande se si pensa che si tratta di lavoratori che dopo anni di precariato hanno ancora retribuzioni al di sotto dei parametri di povertà. Rimane ancora insoluta la vicenda sulle stabilizzazione degli 80 contrattisti che ancora attendono di avere certezze lavorative future. La dotazione organica rimane comunque carente perché manca di figure intermedie e di tecnici, spesso sostituiti da personale che pur avendo i titoli è inquadrato con mansioni di basso livello; il corpo di polizia municipale risulta ancora carente di circa 100 unità”. Elemento positivo, invece, la volontà espressa dal Comune di regolamentare l’assegnazione ddelle posizioni organizzative, tolte dunque, come prerogative, alla politica, oltre all’approvazione del regolamento delle progressioni orizzontali <
“Le doglianze avanzate dalla CGIL in ordine ai presunti infruttuosi incontri con l’amministrazione comunale non possono essere condivisi sotto svariati profili-dice Piccione- In primo luogo, perché la CGIL omette di riferire che questa amministrazione ha incrementato il monte orario di tutto il personale part time di due ore settimanali a partire dal 1° gennaio 2018. Tale incremento incide sulle casse del Comune per 289.000 euro, somma che attualmente costituisce il limite massimo di spesa sostenibile per le finanze dell’ente a fronte delle assunzioni programmate.La CGIL sa pure-prosegue l’assessore al Personale- ma omette anche stavolta di riferirlo, che il raggiungimento delle 36 ore per il personale part time non è consentito dall’attuale normativa in materia di pubblico impiego, poiché si configurerebbero nuove assunzioni sottoposte a rigidi vincoli di legge. Ancora, non corrisponde al vero che l’amministrazione non abbia curato la stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato: questo era un impegno assunto dal Sindaco Garozzo in campagna elettorale e l’impegno è stato mantenuto. Infatti il 22 dicembre scorso, la Giunta ha deliberato un atto di indirizzo con cui ha avviato le procedure di stabilizzazione del personale precario”.