Siracusa. Ortigia e quelle regole che non si rispettano, i residenti: "così turismo e divertimento uccidono l'isolotto"
Il centro storico visto dai residenti. Tra boom turistico e proliferazione di esercizi commerciali, ristorazione, eventi e poche regole. I “problemi” dei circa 3.500 residenti fissi dell’isolotto base del convegno che il Comitato Ortigia Sostenibile ha organizzato alla Camera di Commercio di Siracusa.
Quanto e come è cambiato il centro storico negli ultimi anni? Questo l’interrogativo di partenza che ha dato il via ad un dibattito dal quale è emersa la necessità di lavorare ad una “governance locale”, una progettualità che porre un freno all’abusivismo ed alla “incontrollabilità” dei flussi turistici.
La vita di quartiere e gli interessi commerciali-turisti mal si conciliano. E i rischi sarebbero molteplici, sino all’annullamento delle potenzialità economiche del sistema Siracusa. Ai lavori hanno partecipato Giuseppina Norcia, scrittrice, Renata Giunta, economista, Vincenzo Asero, Dipartimento Scienze politiche Università di Catania, Michele Liistro coordinatore Piano Particolareggiato Ortigia, Fulvia Greco dirigente sezione Beni architettonici della Sovrintendenza, Giovanni Randazzo e Roberto De Benedictis per il Comitato Ortigia Sostenibile.
Molti quesiti sono stati posti all’amministrazione comunale, rappresentata dal vice sindaco e assessore al centro storico e alla cultura, Francesco Italia. “Condivido le vostre osservazioni e l’insoddisfazione per l’insufficenza dei controlli, ma devo ricordare che il numero dei vigili urbani è enormemente inferiore rispetto alle esigenze. Non mi sento vostro nemico, al contrario, e vi chiedo di aiutarci. Possiamo lavorare insieme”, il messaggio di Italia.
Contro il dilagare dell’abusivismo si è schierato con forza il Consorzio Ristoratori Demetra, rappresentato dal proprio legale Olga Aliffi, che ha chiesto a gran voce il rispetto delle leggi che governano il commercio. Conclusioni affidate a Roberto De Benedictis. “Il turismo ha un suo forte impatto su Ortigia. Dunque ha senso la richiesta di risposte dall’amministrazione e la necessità di agire sul dilagare dell’illegalità. Limiti ai decibel, sgombero dei tavolini non autorizzati, chiusura dei locali fuori norma, un freno all’apertura di birrerie, paninerie, focaccerie e salvaguardia dei nostri beni architettonici. Soprattutto quando accanto sorgono solarium che di notte diventano discoteche a cielo aperto. Non serve una squadra di vigili per mettere ordine in via Landolina e via Cavour – ha affermato – ne basta uno forse due, gli stessi che siamo abituati a vedere in piazza Duomo, a presiedere il Comune” .