Siracusa. Patto Raffinazione, Ficara e Scerra (M5S): "Governo favorevole, lo riproporremo"
Il Patto di Raffinazione non sembra un tema destinato a cadere presto nel dimenticatoio. Al contrario, la battaglia politica appare destinata ad essere condotta in parlamento in maniera trasversale. Tanto si deduce dalla presa di posizione di Polo Ficara e Filippo Scerra, deputati del Movimento 5 Stelle, delusi dalla bocciatura da parte della Ragioneria generale dello Stato dell’emendamento Stato-Raffinazione. L’ira della parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo è in parte condivisa dai due parlamentari pentastellati. “Non condividiamo le obiezioni sollevate dalla Ragioneria generale dello Stato che hanno portato ad eliminare dal decreto l’emendamento Stato-Raffinazione. Ma purtroppo- fanno presente- senza la bollinatura della Ragioneria, il decreto con un pacchetto di norme urgenti per tutto il Paese non poteva arrivare velocemente in aula per l’approvazione. È un decreto da 265 articoli, non possiamo farlo decadere per un emendamento. Specifichiamo, però, che condividiamo il tema portato avanti dalla collega Prestigiacomo”.
L’intenzione sembra quella di riprendere il tema, “in spirito di collaborazione per l’economia siracusana e siciliana. Lo riproporremo -assicurano- in un prossimo provvedimento. Lo sosterremo puntando ancora sull’istituzione di un tavolo tecnico che avrebbe comunque dovuto stabile come utilizzare le risorse derivate dalle accise per interventi di sviluppo e transizione. Risorse che, in ogni caso, avrebbero dovuto essere ancora definite con un’altra e successiva norma, perché non parliamo di somme subito disponibili ma di previsione e senza cornice normativa. Ci torneremo, e lo faremo per ottenere un risultato che non ha colore politico perché nell’interesse del territorio”.
Ficara e Scerra garantiscono che non si tratta di marcia indietro e che la volontà del Governo c’è. “Lo dimostra -evidenziano i due esponenti del M5S- l’ approvazione dell’emendamento. Purtroppo, per una motivazione tecnica è stato espunto da questo decreto. Ma non dalla lista delle cose da fare per la Sicilia e per Siracusa”.