Siracusa. Pd, Schiavo proposto alla presidenza. Castelluccio: "No ad organismi paralleli"

 Siracusa. Pd, Schiavo proposto alla presidenza. Castelluccio: "No ad organismi paralleli"

Il senso della proposta è chiaro. L’esito del tentativo, non così scontato. La segretaria provinciale del Pd, Carmen Castelluccio ha chiesto a Liddo Schiavo, suo avversario nella corsa alla guida del partito, di presiedere l’assemblea provinciale. L’elezione della nuova direzione è fissata per il 19 gennaio prossimo. Proponendo il ruolo di presidente a Schiavo, Castelluccio e le aree della forza politica che hanno sostenuto la sua candidatura prima e il suo operato adesso, tentano di ricucire lo strappo, soprattutto con “lettiani” e “renziani”. Tentativo quantomai necessario oggi, alla luce del percorso che l’area “Renzi” sta compiendo anche a Siracusa, con il sindaco, Giancarlo Garozzo nel ruolo di coordinatore della componente che fa riferimento al segretario nazionale del partito e che fin dall’esito del congresso provinciale ha disconosciuto il ruolo di Carmen Castelluccio. Alcuni aspetti di quella vicenda sono rimasti ancora in sospeso. Storie di ricorsi e di “burocrazia” interna alla forza politica, che adesso vorrebbe rilanciare la propria azione sul territorio. Questo l’intento espresso dalla segretaria dopo la riunione con i coordinatori di buona parte dei circoli cittadini della provincia. “Le iniziative in programma- spiega Carmen Castelluccio- hanno l’obiettivo di dotare il partito di un progetto per lo sviluppo sostenibile della nostra provincia, che sarà definito nell’ambito di una conferenza dei servizi entro la metà del prossimo aprile”. Evidente, spiega poi la consigliera comunale, “che si tratta di un percorso che ha anche l’obiettivo di riportare il Pd,  i suoi militanti e simpatizzanti, oltre che i suoi rappresentanti istituzionali, a confrontarsi su temi concreti che permettano di superare divisioni legate a distorte appartenenze correntizie” . Messaggio che sembra lanciato  al sindaco di Siracusa, anche se non soltanto. La giornata di domenica, quindi, sarà cruciale per capire quale sarà il futuro immediato del partito di maggioranza nel capoluogo e non solo. L’invito ad entrare a fare parte degli organismi era non rappresenta una novità dell’ultim’ora. Castelluccio lo aveva già detto proprio nel giorno della sua proclamazione. Dall’area dei “renziani”, in quell’occasione, era arrivato un secco “no, grazie”. Orientamento che potrebbe essere mantenuto anche adesso che dalla teoria si passerebbe ai fatti. Eppure la segretaria del Pd ci riprova. “Non è più tempo di forzature- dice – di autoesclusioni, di tentativi di delegittimazione con cui sfuggire al confronto o, peggio, di costituire organismi paralleli che ,nella migliore delle ipotesi, possono rappresentare solo sensibilità all’interno del Pd, libere di promuovere tutte le iniziative ritenute utili a sviluppare il dibattito politico, ma rispetto alle quali occorre ribadire che, come è ovvio, le posizioni ufficiali del Pd vengono assunte solamente dai suoi rappresentanti e organismi democraticamente eletti e accreditati a livello regionale e nazionale”. Apertura, quindi, ma anche “puntini sulle “i””.

 

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