Siracusa. Pd, Turi Raiti presidente dell'assemblea provinciale. Lupo: "Dirigenza legittimata a lavorare"
E’ Turi Raiti il nuovo presidente dell’assemblea provinciale del Pd. La sua elezione ha avuto luogo oggi. Non una dirigenza ‘variegata’, dunque, al contrario di quanto auspicato dalla segretaria provinciale, Carmen Castelluccio. Non una gestione in cui tutte le aree del partito siano rappresentate. Ai “renziani” siracusani la proposta della segreteria non interessa. Lo hanno detto in maniera chiara subito dopo il congresso provinciale e lo hanno ribadito nei giorni scorsi, quando Carmen Castelluccio ha proposto a Liddo Schiavo la presidenza dell’assemblea. Comunicazioni “a distanza”, da leggere sui giornali. Nulla che faccia presagire una ricucitura degli strappi, sempre più profondi, che si sono venuti a creare all’interno della forza politica. I sostenitori della candidatura a segretario di Schiavo attendono gli sviluppi dei ricorsi ancora “in itinere”. Per loro l’attuale dirigenza non sarebbe legittimata a svolgere il ruolo di guida del partito provinciale. Eppure, proprio da un “renziano” , il segretario regionale, Giuseppe Lupo, è arrivato , anche se per ‘interposta’ persona, un incoraggiamento. Ha affidato il suo pensiero al responsabile organizzativo del partito, Enzo Napoli. “L’assemblea provinciale del Pd di Siracusa- per i vertici regionali della forza politica – è stata costituita nel pieno rispetto delle regole e in quanto tale è legittimata ad eleggere tutti i componenti e a lavorare”. Improbabile l’ipotesi prospettata dal neo presidente, Raiti. Improbabile, quindi, anche l’eventuale conseguenza annunciata. L’ex presidente dell’Ias ha assicurato che, nel caso in cui Saggio accettasse di presiedere l’assemblea, sarebbe pronto a dimettersi immediatamente. Ecco perchè la dirigenza del partito parla di “presidente pro – tempore”. Carmen Castelluccio ha ribadito l’intenzione di lavorare su alcune priorità del territorio, “mettendo in campo passioni e competenze che contraddistinguono il Partito democratico”. Lo immagina unito. “Guardo- prosegue la segretaria provinciale- ad un Pd autorevole, più ricco di proposte per lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità. Un territorio, il nostro, che non può più sopportare partiti che si guardano l’ombelico”. Le priorità indicate sono due: fare funzionare i nuovi organismi della forza politica, superando il correntismo interno e lavorare per un progetto per lo sviluppo del territorio, analizzando a fondo i problemi e confrontandoci con intensità con i cittadini, i movimenti, le associazioni, i sindacati, gli amministratori che, con noi, – conclude Castelluccio- vogliono determinare il rilancio sociale ed economico di questo territorio”. Prima della conferenza programmatica di aprile, il Pd organizzerà una serie di “focus”.