Siracusa. Pensionati in piazza: "Diritti e dignità negati". Ecco i numeri della provincia

 Siracusa. Pensionati in piazza: "Diritti e dignità negati". Ecco i numeri della provincia

Anche in provincia si prepara la manifestazione unitaria dei pensionati che si terrà a Roma domani, in piazza del Popolo. Lo sogan scelto dai sindacati è “I Pensionati in piazza A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati”. Così le organizzazioni sindacali intendono rappresentare i diritti di circa 19 milioni di persone, i pensionati italiani. Il ministro Poletti, intanto, ha convocato le segreterie nazionali per il 24 maggio, con l’obiettivo di discutere sulla riforma Fornero.  “E’ arrivata l’ora della verità- spiega una nota unitaria dei sindacati- La flessibilità in uscita è un’esigenza immediata Tante proposte ma nessuna decisione. La politica da anni latita e ha sempre fatto cassa su pensionati e lavoratori per imettere in sesto la situazione economica del Paese. Impensabile che i lavoratori avanti con l’età restino così a lungo nel mondo del lavoro impedendo ai giovani di vivere il loro presente e di trovare spazio di realizzazione lavorativa. Altrettanto importante- osservano le sigle sindacale- dare risposte a chi è già in pensione, tutelando il potere d’acquisto delle pensioni”. Tra le richieste, quella di estendere alle pensioni più basse e non solo alle minime gli 80 euro date ai lavoratori e di intervenire  sul fronte fiscale, sulle detrazioni, “visto che i pensionati-fanno presente i sindacati- pagano più tasse dei lavoratori dipendenti, ma anche più risorse per l’invecchiamento della popolazione e una legge quadro sulla non autosufficienza”.I dati Inps e Istat della provincia parlano di circa 100 mila pensioni erogate, con 8 mila di invalidità e quasi 11 mila e 500 pensioni e assegni sociali. Le pensioni di invalidità civile erogate nel territorio sarebbero circa 24 mila, mentre 38 mila sono quelle di vecchiaia, a cui si aggiungono 20 mila e 800 pensioni di reversibilità. “Troppi vivono al di sotto della soglia di povertà in provincia, dove le pensioni si attestano tra i 400 e i 700 euro mensili”.

 

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