Siracusa. Per il ritorno del Caravaggio in Borgata serve l'antifurto in chiesa: chi lo mette?
Il Caravaggio è ormai partito, direzione Roma, con sosta all’Istituto Centrale per il Restauro, e poi Rovereto per la mostra voluta da Vittorio Sgarbi al Mart. Il ritorno del Seppellimento di Santa Lucia a Siracusa è previsto per il 13 dicembre, giorno della festa della patrona. Da quella data il dipinto potrà essere ammirato nella sue sede originaria, la chiesa della Borgata a due passi dal sepolcro della martire siracusana. Così prevede l’accordo stipulato con il Fec, proprietario del bene, alla base dell’operazione sull’asse Siracusa-Roma-Rovereto.
Proviamo, intanto, a rispondere a due quesiti. Il primo: chi dovrà fare cosa per far sì che la chiesa della Borgata sia pronta a ricevere il dipinto? Lo spiega bene una delle ultime note che il Ministero dell’Interno, tramite il Fondo Edifici di Culto, ha inviato innanzitutto al museo trentino e, per conoscenza, anche all’Istituto Centrale del Restauro, al Centro Regionale per il Restauro, alla Soprintendenza di Siracusa, alla Prefettura, alla Diocesi ed alla chiesa di Santa Lucia alla Badia. Tra le operazioni a carico del Mart di Rovereto c’è anche l’installazione di un sistema antintrusione e di videosorveglianza nella chiesa di Santa Lucia extra moenia, “sicchè al suo rientro (il dipinto) venga collocato nella sua sede originaria”. Entro il 13 dicembre dovrà quindi essere realizzato e collaudato questo previsto impianto antifurto.
Secondo quesito: perchè il Seppellimento di Santa Lucia è dovuto partire per l’Istituto Centrale del Restauro di Roma? Analisi per non interrompere “la continuità di conoscenza e sorveglianza dello stato dell’opera”. Non un restauro e neanche espressamente una sorta di pulizia. Attività diagnostiche che richiedono le “sofisticate attrezzature” (riportato testuale) presenti nei laboratori dell’Icr e che “non possono essere proseguite a Siracusa”.
Nell’attesa del ritorno del dipinto, intanto, l’Arcidiocesi di Siracusa potrà scegliere – per motivi di culto – di sostituire l’originale del Caravaggio con una copia digitale di altissima qualità, fatta realizzare sempre dal Mart.