Siracusa. Periferie abbandonate, Randazzo: "Troppe promesse non mantenute"
Le periferie, l’esigenza di ripartire da questi quartieri della città. Ne ha parlato ieri il candidato sindaco Giovanni Randazzo nel corso di un incontro che ha riguardato, in particolar modo, il parco di Bosco Minniti. “Questo parco, questi quartieri non devono essere abbandonati, perchè molti, troppi hanno fatto promesse non mantenute-spiega Randazzo- Al di là della dialettica elettorale, la nostra battaglia si deve vincere qui e non a Ortigia. È qui che dobbiamo ritrovarci dopo le elezioni, con il nuovo sindaco, chiunque sia, insieme a chi è disposto a spendersi, a lavorare e a battersi per raggiungere un risultato”. Così Giovanni Randazzo , candidato sindaco con la lista Lealtà e Condivisione X Siracusa.
Poco meno che una discarica, solo cani al guinzaglio a passeggiare fra i viali devastati da immondizia e abbandono. Dalle testimonianza di Padre Carlo D’Antoni, parroco della chiesa di Bosco Minniti, solo la triste conferma di una “situazione catastrofica”, per un quartiere dove “non c’è niente che possa far vivere decorosamente i propri abitanti, a cominciare dalla mancanza assoluta di trasporti pubblici: precari, discontinui, assenti, insufficienti”. Il parco, devastato ripetutamente, discarica per amianto, preso di mira da vandali e ladri che hanno portato via anche le recinzioni, “le case – dice Padre Carlo – diventate carceri per chi non può camminare, per gli anziani, ai quali non è reso nessun servizio”.
“Ricostruire è possibile – ha concluso Randazzo – ma solo se si riparte dalla fiducia. Con forza, potenza e tenacia, comunque vada questa competizione elettorale”.