Siracusa. Piano delle alienazioni, c'è il si (con polemica) del Consiglio Comunale
Il Consiglio comunale ha approvato il primo dei due provvedimenti propedeutici al Bilancio di previsione ovvero il Piano delle alienazioni. Domani si discuterà del Piano triennale delle Opere pubbliche.
In apertura di seduta il presidente Santino Armaro ha comunicato all’aula la scadenza del 29 novembre come termine ultimo fissato dal commissario regionale Turricciano per l’approvazione dello strumento finanziario.
Il Piano delle alienazioni è stato illustrato dall’ingegnere capo Natale Borgione. Comprende 5 immobili, tra terreni ed edifici, individuati dalla Giunta come non strumentali all’esercizio delle sue funzioni istituzionali: si tratta di fabbricati che ospitavano le ex scuole rurali di contrada Torre Andolina e di via Avola, di un’area edificabile in via Lazio, di un immobile di via Serafino Privitera, e di un terreno agricolo in contrada Terrauzza.
Il dibattito si è acceso quando li consigliere Salvo Sorbello ha chiesto notizie in merito ad alcune particelle di via Picherali, limitrofe a casa Monteforte, del valore di 360mila euro, presenti fino al 2014 e poi non più previste nel Piano di alienazione. Argomento rilanciato nei loro interventi anche da Simona Princiotta ed Alfredo Foti che hanno chiesto di conoscere le sorti di un’eventuale vendita.
A rispondere è stato il sindaco, Giancarlo Garozzo, che ha ricordato come quelle oggetto di richiesta siano particelle non vendibili e quindi non inseribili nel Piano, che “è un provvedimento ben fatto, completo di certificazione con la stima del suo valore effettuata da un tecnico su ogni singolo bene”.
Per il consigliere Castagnino l’intero provvedimento avrebbe comunque profili di illegittimità, supportato in questo indirettamente dalla consigliera Princiotta che ha chiesto la votazione per singolo bene e non del provvedimento nel suo complesso.
Il Piano è stato poi approvato con 20 favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti.