Siracusa. Pile scariche, trenta contenitori in città per migliorarne la raccolta e il recupero

 Siracusa. Pile scariche, trenta contenitori in città per migliorarne la raccolta e il recupero

E la pila scarica dove la butto? Se rispondete “nella spazzatura” commettete un grosso errore. Le batterie sono un rifiuto altamente inquinante, da trattare con sistemi differenti rispetto alla spazzatura “comune”. A Siracusa esistono delle aree ad hoc all’interno dei due centri comunali di raccolta, Arenaura e Targia. Ma siccome non è esattamente semplice raggiungerli magari solo per conferire decine di pile scariche, ecco che spuntano in strada nuovi contenitori.
In tutto saranno trenta, per il momento ne sono stati piazzati sei. Il primo, nel piazzale antistante la Capitaneria di Porto. Poi al parco giochi di piazza Adda, al parco Ozanam, in piazza Bonanno, in via Caltanissetta 47 e in via Barresi 2. Prossimamente ne verranno installati altri tre, uno nella sede della Questura, un secondo al commissariato Ortigia e il terzo alla Polstrada. Si tratta di amministrazioni che hanno sposato il progetto delle buone pratiche lanciato dal settore ambiente del Comune di Siracusa.
Le pile vengono raccolte una volta al mese o su chiamata dei presidenti di circoscrizione che stanno collaborando all’iniziativa. I contenitori rispondono a tutte le richieste di sicurezza in caso di perdita di acidi da una o più delle pile scariche. Una volta raccolte, vengono avviate al recupero. Si regalano così una seconda vita. Come prevede la cosiddetta economia circolare.

 

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