Siracusa. Plastica, troppa anche nel mare siracusano: al bando la monouso

 Siracusa. Plastica, troppa anche nel mare siracusano: al bando la monouso

Secondo alcuni, è apocalittica la previsione secondo cui entro il 2050 la quantità di plastica flottante negli oceani sarà superiore a quella dei pesci che popolano il mare. Ma chi il mare lo conosce, anche in casa nostra, sa che il rischio è concreto e che se non si farà nulla per contrastare e invertire la tendenza il destino è tracciato. Salvo Lo Presti è un sub e apneista siracusano ed è quello che vedete in foto mentre mostra il risultato di una recente “pesca” nel mare di casa nostra: plastica, plastica ed ancora plastica. Segno che il problema non è “degli altri”, del resto del mondo, ma anche nostro.
Lo scorso anno, alcuni Comuni siracusani (Noto, Avola e Pachino) si sono dotati di una ordinanza con cui mettono al bando dall’estate gli oggetti in plastica monouso: piatti, bicchieri, posate, etc. Lo stesso farà a breve il Comune capoluogo, almeno stando alle rassicurazioni degli uffici. “E’ una ordinanza di grande civiltà e Siracusa procederà senza dubbio in questa direzione”, anticipava il sindaco, Francesco Italia, alcune settimane addietro alla nostra redazione. “E’ una scelta convinta e determinata verso una forte ed attiva politica di educazione alla sostenibilità ambientale”.
A livello nazionale, dopo l’introduzione dei sacchetti biodegradabili per frutta e verdura nei supermercati “spariscono” da oggi le stecche di plastica rigida nei cotton fioc, i bastoncini utilizzati per l’igiene delle orecchie e per il trucco. Messi al bando perché troppo inquinanti. Con ben due anni di anticipo sulla regolamentazione europea, l’Italia ha deciso di mettersi avanti nella progressiva riduzione del ricorso alle plastiche, una massa inorganica che rappresenta il 95% dei rifiuti del mare e ha primati incredibili di resistenza: dai 20 anni di un bicchiere ai 600 anni di un filo da pesca, passando per i 50 anni di una busta. Dal 2020 al bando le microplastiche nei cosmetici. Le restrizioni si estenderanno progressivamente anche alle cannucce, ai bastoncini per mescolare il caffé e agli altri prodotti monouso in plastica che invadono gli oceani. Tutti questi oggetti saranno vietati nell’Unione Europea verosimilmente dal 2021. Lo stabilisce un accordo negoziato a Bruxelles il 19 dicembre scorso, dopo che la Commissione Europea aveva depositato la propria proposta a fine maggio.

 

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