Siracusa. Tra poche ore, i "verdetti" del Pd. Schiavo: "Ecco cosa cambiare"
Manca solo qualche ora alla decisione degli organismi congressuali e di garanzia nazinoali del Pd sul ricorso presentato da Liddo Schiavo per l’annullamento del congresso provinciale del partito. La seduta sarebbe fissata per questa sera in un caso, nei prossimi giorni, in un altro. L’ex assessore alle Politiche sociali di Siracusa approfitta di queste ultime ore di attesa per elencare quelli che ritiene i passaggi fondamentali per la conduzione del Partito Democratico nell’immediato futuro a livello nazionale. La premessa è anche una risposta ad alcune supposizioni avanzate nei giorni scorsi, dopo la spaccatura con l’area degli ex “bersaniani” e dell’area “Dem”. “Con risoluta certezza”, l’ex candidato alla guida del Pd siracusano, assicura che “qualunque sia il responso” continuerà a “credere e ad appartenere al Partito democratico, nel quale mi riconosco- prosegue- per i suoi valori fondanti”. A questa premessa Schiavo fa seguire un decalogo di proposte, che sono anche critiche rispetto alla gestione attuale del partito di Governo. Il punto di partenza dovrebbe essere, per Schiavo, la riforma del sistema elettorale. Il numero dei parlamentari avrebbe dovuto essere dimezzato, osserva l’ex assessore, e invece ad essersi dimezzato è il numero dei tesserati.Il secondo punto affrontato riguarda i democratici, i socialisti e i progressisti italiani, che “vogliono un partito di riferimento del Centrosinistra e non sanno più come dirlo”. Poi Schiavo affronta il tema degli accordi pre elettorali e post elettorali. “Facile stringere intese con gli avversari dopo il voto – sostiene- ma queste sono risposte effimere. Solo il voto può definire gli schieramenti”. Schiavo auspica una maggiore apertura del Pd alle sollecitazioni esterne e ai cittadini; più attenzione alla formazione della classe dirigente e una politica di difesa del lavoro e non più del lavoratore; meno spese in comunicazione. Più ascolto e trasparenza. “Le nostre sedi territoriali – dice ancora Schiavo – devono sempre essere aperte agli iscritti, ai simpatizzanti e ai semplici cittadini e non solo nei momenti nei quali impartiamo comunicazioni ma soprattutto nei momenti nei quali ascoltiamo le istanze che dal tessuto sociale provengono”. Schiavo auspica che la via interna del partito dipenda da poche e semplici regole. Indica, infine, alcuni settori su cui l’attenzione dovrebbe essere massima: scuola, università, formazione e terzo settore.