Siracusa. Politiche ambientali: "Tre in pagella per il Comune, lunga lista di problemi irrisolti"
“Tre in pagella”. Natura Sicula attribuisce questo voto al Comune, considerando che, su 5 anni di mandato, 18 mesi rappresentano, in proporzione un trimestre scolastico. Fabio Morreale boccia (o quasi) l’amministrazione comunale in tema di politica ambientale. “Significa un giudizio scarso, deludente, insufficiente, al di sotto delle aspettative”. Morreale ricorda un incontro convocato a inizio mandato con il sindaco, l’assessore all’ambiente e quello alla Cultura. “Era il 3 ottobre 2018- spiega l’esponente di Natura Sicula- e affrontammo i 12 punti di politica ambientale ritenuti più importanti: stop al consumo di suolo; stop alle acque di fogna in un canale destinato alle acque grigie; stop alla plastica monouso; stop alle microdiscariche a Sole d’Ognina; promozione del turismo naturalistico; stop alla carenza di verde pubblico; incremento delle piste pedociclabili; istituzione della riserva naturale del Plemmirio; stop a pesca e vendita ricci di mare; istituzione del parco archeologico di Siracusa; soluzioni per l’inquinamento del Porto; contrasto ai miasmi e veleni industriali”. A distanza di oltre un anno “solo due di quei 12 punti hanno una soluzione: la firma dell’ordinanza plastic free e l’istituzione del
parco archeologico di Siracusa. Non illudiamoci però. Non tutto è merito della Giunta Italia.
L’ordinanza è stato un semplice copia e incolla di un atto (lo avevano già firmato tanti altri sindaci)
al quale non sono seguiti i relativi controlli. E l’istituzione del parco, che il Comune poteva solo
sollecitare, è stata una precisa volontà del governatore regionale Nello Musumeci forse anche come
una sorta di “risarcimento”, o omaggio, dopo la tragica fine dell’assessore Tusa, morto in missione
poco prima che firmasse il decreto di istituzione”.
Alla giunta Italia, Natura Sicula riconosce “il merito di aver scardinato il sistema di raccolta rifiuti, finalmente basato sulla differenziata porta a porta, anche se ancora pieno di criticità. Ha anche il merito di aver riaperto al pubblico la Villa Reimann, ma non nei termini che avevamo chiesto, visto che i siracusani non la possono fruire tutti i giorni, ma solo in occasione di eventi culturali”.
Tutti gli altri punti- conclude Morreale – aspettano il miracolo”.