Siracusa. Premi ai dirigenti, replica l'assessore Piccione: "sterile polemica elettorale"
Sui premi ai dirigenti del Comune di Siracusa, arriva la precisazione dell’assessore al Personale, Salvatore Piccione, dopo l’affondo dei 5 Stelle.
“La retribuzione di risultato corrisposta al personale dirigente a seguito della valutazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi individuali e di perfomance ammonta complessivamente per l’anno 2015 a 71.073,38 euro e non a 128.000 come artatamente comunicato dal Movimento 5 Stelle. Tali emolumenti sono stati disposti a seguito della valutazione delle due componenti (obiettivi individuali e di perfomance) da un organo terzo indipendente che per tale motivo prende il nome di Organismo Indipendente di Valutazione. Le valutazioni – prosegue Piccione – sono state operate nel pieno rispetto delle regole contrattuali e regolamentari e normative vigenti mediante l’esame degli atti prodotti e dei risultati ottenuti e documentalmente verificati. Il Comune di Siracusa, si evidenzia, è rimasto uno dei pochi enti locali a garantire anche servizi non obbligatori mantenendo elevati standard qualitativi. In merito al richiamo alla nota della Corte dei Conti Controllo per la Regione Siciliana del 30.12.2016 in materia di verifica sulla regolarità della gestione e sull’efficacia e l’adeguatezza dei controlli interni, si osserva che la stessa Corte dei Conti testualmente afferma: sulla base delle risultanze emerse, a seguito dell’invio del referto di cui in oggetto, allo stato degli atti, si ritiene di non dover procedere ad ulteriori approfondimenti”.
Piccione non dimentica che “nell’ambito del rapporto di collaborazione che lega la Corte di Conti con gli enti locali, la Sezione regionale ha ritenuto opportuno segnalare alcune criticità afferenti al sistema dei controlli al fine di migliorarne l’efficienza.
Ne consegue che l’attività svolta dal Direttore Generale, figura non più presente all’interno dell’ente, è del tutto estranea alle criticità sopra indicate. E’ evidente lo scopo puramente elettorale di una sterile polemica che si ripete ogni anno con argomentazioni assolutamente prive di fondamento”.