Siracusa. Segregati in una baracca di lamiera dopo lo sbarco, individuati due presunti "carcerieri"

 Siracusa. Segregati in una baracca di lamiera dopo lo sbarco, individuati due presunti "carcerieri"

Segregati all’interno di una baracca di lamiera annessa ad una villetta di Traversa Mottava. Un gruppo di migranti, giunti lo scorso febbraio sulle coste della provincia di Siracusa, sarebbe rimasto “prigioniero” di alcune persone che li avrebbero rinchiusi e sorvegliati per evitare che fuggissero. Uno dei presunti “vigilanti”, un venticinquenne, avrebbe ammesso di avere svolto tali mansioni e fermato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sequestro di persona in concorso. L’abitazione annessa alla baracca è stata, invece, sequestrata. All’interno gli uomini della Squadra Mobile hanno rinvenuto generi alimentari di rapido consumo, documenti in lingua araba, un telefono satellitare, numerose schede telefoniche e dei vestiti bagnati. Evidente, per gli inquirenti, che i proprietari ne fossero al corrente. Quando il giovane è stato sorpreso all’interno dei locali, avrebbe tentato di nascondersi sotto un letto. Tentativo risultato vano. Le indagini sono partite dalle dichiarazione di un giovane migrante, che avrebbe raccontato, una volta sorpreso nella zona di Cassibile con altri connazionali senza il necessario permesso di soggiorno, di essere stato a lungo rinchiuso nella baracca poi scoperta in traversa Mottava. Le ulteriori indagini hanno condotto la Mobile all’identificazione di due presunti complici del ragazzo. A loro carico la Procura della Repubblica ha emesso un provvedimento di fermo, eseguito con la collaborazione della polizia di Frontiera dell’aeroporto di Fiumicino, per il momento soltanto nei confronti di uno dei due,  che si è presentato spontaneamente al palazzo di Giustizia. L’altro ha fatto perdere le proprie tracce.

 

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