Siracusa prima in Sicilia per Confindustria. Gli indicatori economici promuovono la provincia
Siracusa prima città siciliana quanto a sviluppo economico e sociale. E’ il dato che emerge dallo studio redatto dal dipartimento Mezzogiorno di Confindustria. L’indicatore dello sviluppo economico è, per Siracusa, 99,54. Così, il territorio locale sfiora la media nazionale, che si attesta su un indicatore 100. Una buona notizia, soprattutto se il dato viene rapportato al resto dell’isola, dove la media conteggiata è 72,30. L’elaborazione mette insieme le forze lavoro occupate nel 2012, le autovetture circolanti, i depositi bancari, la consistenza delle imprese extragricole, le superfici di vendita della grande distrubuzione e, ancora, i consumi energetici, le esportazioni, l’importo delle pensioni, la vendita di carburanti per automobili. Confindustria ha anche analizzato la spesa sostenuta per finanziare spettacoli. Altre voci: premi di assicurazione pagati e compravendita di immobili destinati ad abitazione. Un buon punto di ripartenza per la Cisl. Il segretario generale territoriale commenta con toni ottimistici. “Siracusa – osserva il rappresentante sindacale- è l’unica città siciliana che riesce a distinguersi in questa graduatoria, ponendosi a ridosso di Carbonia-Iglesias, primo centro a superare la media italiana, con l’indicatore 100, 37. Le potenzialità ci sono tutte e del resto il Pil è da sempre il miglior indicatore per rappresentare la situazione economica di un territorio”. Per Sanzaro è da questi dati che occorre trarre le necessarie energie. Devono farlo prima di tutti la classe politica e quella imprenditoriale, a cui il sindacato “lancia la sfida, per una stagione “Siracusa 2.0”, che si traduca in un territorio evoluto e capace di attrarre investimenti e investitori”.