Siracusa. Problema legalità: tra parco Robinson, monumento ai Caduti e Marina via libera agli incivili
Sembra un problema senza soluzione. Come ripristinare ordine e legalità all’interno del parco Robinson di Bosco Minniti? L’area è vasta, i controlli pochi. E i vandali – o i malintenzionati – hanno gioco facile.
Abbiamo raccontato di bagni danneggiati appena rifatti, copertura del tensostatico “persa” due volte, furto delle recinzioni in ferro, falò accesi in più punti e danneggiamenti vari. Una scia senza fine.
La prima idea: un presidio fisso di vigili urbani. “Ma sarebbe difficile da programmare con le varie attività che la Municipale già segue, oltre che particolarmente costoso in termini di straordinari”, spiega l’assessore al ramo, Dario Abela. Il parco è inserito nel giro di controlli notturni delle pattuglie. Ma andati via gli agenti, torna subito zona franca.
La seconda soluzione: garantire un servizio di custodia e guardiania affidando la struttura a privati o associazioni di volontari. “Avevamo invitato chi fosse interessato a presentare una manifestazione di interesse. Ma in sei mesi non ha risposto nessuno”, dice ancora Abela. “A questo punto inviteremo direttamente noi alcune associazioni alla stipula di un protocollo con il Comune per prendersi cura del parco e magari organizzare semplici manifestazioni per tenere viva e frequentabile la struttura”. Sperando che non debbano passare altri sei mesi. “No, saremo rapidi”, assicura Abela.
Parco Robinson di Bosco Minniti, Monumento ai Caduti, parco di via Regia Corte: servono segnali decisi che possano garantire la presenza di legalità (e autorità).
Nei giorni scorsi sono state rubate persino le transenne che alla Marina impedivano il passaggio delle auto a garanzia di chi gioca e passeggia nello spazio riqualificato. Forse vendute per tirare su spiccioli al mercato nero del ferro. Forse oggetto di attenzioni di giovani senza altro divertimento che non sia il vandalismo.
“Stiamo visionando le immagini delle telecamere. Riusciremo ad individuare gli autori di alcuni episodi del passato”, dice l’assessore. Ad oggi, però, l’inciviltà ha libera circolazione a Siracusa.