Siracusa. Profughi ucraini, i Comuni alla ricerca di alloggi: al via le ricognizioni

La provincia di Siracusa si attiva per l’accoglienza dei profughi ucraini in Italia.

Lo fanno le associazioni come i singoli cittadini, lo fanno i Comuni, adesso alla ricerca di alloggi da reperire in fretta e da poter garantire a chi fugge dalla guerra.

A Siracusa ci sarebbe, in particolar modo, un’ipotesi al vaglio del Comune: utilizzare la Casa del Pellegrino. Si tratterebbe di una soluzione perfetta, trattandosi già di un edificio utilizzato come struttura ricettiva. Se dal punto di vista logistico, nulla osta, dunque, restano i problemi, risultati insormontabili in precedenti occasioni, legati al contenzioso con il Santuario della Madonna delle Lacrime.

L’alternativa potrebbe essere il Villaggio di Cassibile, dove la scorsa estate sono stati ospitati i braccianti stranieri stagionali.

A Palazzolo, disponibili circa cento alloggi, mentre a Buccheri, il Comune ha avviato la ricognizione di eventuali immobili da poter mettere a disposizione. L’ente retto dal sindaco Alessandro Caiazzo ha reso nota la disponibilità ad ampliare i progetti Sai (sistema accoglienza integrata) attivati già per cittadini africani e afghani.

Ai residenti di Buccheri si chiede, nel caso siano proprietari di immobili immediatamente disponibili e idonei all’accoglienza, in buono stato di conservazione, di comunicarlo. L’azione riguarda prevalentemente l’ospitalità da garantire a donne e bambini. I riferimenti a cui indirizzarsi sono i seguenti: postasindaco@comune.buccheri.sr.it ; servizisociali@comune.buccheri.sr.it

Possibile anche ospitare in casa propria, ma “in via del tutto eccezionale”.  Partono, per il momento, solo le ricognizioni, in attesa di maggiori informazioni da parte del Ministero dell’Interno sul da farsi e sulle modalità a cui attenersi.