Siracusa promosso in D, festa e futuro: "Nell'anno del centenario, scalata alla Lega Pro"

“La gioia ha un sapore indescrivibile. Non trovo le parole”. Il presidente del Siracusa, Salvo Montagno, vive senza parole la settimana più bella per i tifosi azzurri, dopo un lungo inseguimento iniziato a gennaio e culminato in post season nella vittoria dei play-off per la Serie D. La vittoria del De Simone, il 3-1 rifilato all’Enna dopo i primi 45 minuti di paura (chiusi in svantaggio) danno il via alla festa. Allo stadio prima, gremito come non mai negli ultimi anni, in piazza Archimede poi. “Abbiamo un patrimonio che è il nostro pubblico. E’ stato commovente. Ancora adesso sono emozionato nel parlarne. Dopo Enna lo avevo detto: andremo in D perchè ci trascina il pubblico. E così è stato”, sottolinea Montagno prima di ringraziare tutti: lo staff, la squadra, la società, il pubblico, le forze dell’ordine. “Abbiamo realizzato il nostro sogno”, esulta. Unica nota stonata, “l’assenza del sindaco allo stadio. In un momento così, pensavo sarebbe venuto. Lo abbiamo invitato. Un peccato che ad un appuntamento come quello di ieri nè lui, nè l’assessore allo sport fossero presenti. Ci ha però mandato un messaggio”.
Un pensiero poi per l’Enna: “Spero di ritrovarli presto con noi in D, magari con un ripescaggio anche la prossima stagione”.
Sulla partita, poco da aggiungere. Un saliscendi di emozioni: il primo tempo chiuso in svantaggio, la paura di vedere il traguardo svanire, poi la rimontona. “Merito del lavoro atletico condotto da squadra e staff. All’intervallo non riuscivo neanche a parlare, poi i gol. Al secondo è svenuta mia moglie, mi ha fatto spaventare. E’ stata una partita carica di emozioni. Ma ero convinto che avremmo vinto e che ce l’avremmo fatta”, confida Montagno.
Quanto al futuro, una parte del programma è già chiara: la società diventa una srl, Fabio Manservigi rafforza la base sociale, Ricci diventerà il nuovo presidente con Salvo Montagno amministratore delegato. “Ricci è una persona eccezione, innamorato pazzamente del Siracusa. Siamo una bella coppia, qualche discussione ogni tanto. Ma succede. Poi ci si capisce e si va sempre d’amore e d’accordo. Abbiamo progetto e ambizioni. I cento anni del Siracusa li vogliamo festeggiare tentando la scalata alla Serie C. Partiremo ai primi di luglio con le prime sottoscrizioni degli abbonamenti, sono certo che i tifosi ci daranno fiducia. Credo ce la siamo guadagnata, con sacrifici e sforzi. A gennaio eravamo a 11 punti dalla vetta, chiunque avrebbe smobilitato. Noi abbiamo accelerato, senza mollare”. Da dove si riparte? “Cacciola ottimo mister. Ci vedremo nei prossimi giorni. Ha fatto ottimo lavoro. Ne discuteremo a breve, anche perchè il mercato si apre giorno 1. Abbiamo delle idee, non siamo rimasti con le mani in mano. E Cacciola credo proprio rimarrà con noi”.
Come rimarrà in azzurro anche Carmine Giordano, passando dal campo alla scrivania. “Ragazzo eccezionale, una bandiera. Una risorsa preziosa, di lui non ci vogliamo privare”, conferma Montagno. Poi un ultimo passaggio dedicato al pubblico azzurro, cresciuto numericamente di mese in mese. “Spero che i tifosi ci restino accanto come in questo ultimo mese; un grazie a chi c’è sempre stato. Noi proveremo a correggere i nostri errori ed a non ripeterli”, promette Salvo Montagno in coda al lunedì più dolce da presidente del Siracusa.