Siracusa. Pronto Soccorso, l’Asp prova a snellire le attese. Il direttore: “più umiltà”
Non è stata una settimana semplice per il Pronto Soccorso dell’ospedale di Siracusa. L’accesa colluttazione tra un paziente ed almeno un medico del delicato reparto ha dato la stura ad una serie di critiche e polemiche che hanno investito la struttura. Oltre che a denunce incrociate alle forze dell’ordine.
L’Azienda Sanitaria Provinciale è intervenuta esprimendo ferma condanna per l’accaduto ed annunciando una serie di significativi interventi per una migliore gestione delle attività e del sovraffollamento dei pronto soccorso. L’attesa che spesso si prolunga per ore, specie per i casi meno urgenti come da codice di ingresso, finisce per esasperare gli utenti e, alle volte, anche alcuni atteggiamenti del personale del reparto alimentano tensioni verbali. A dirigere l’area di emergenza è il dottore Carlo Candiano, raggiunto da SiracusaOggi.it
“Non è tollerabile assistere ad una così grave recrudescenza di aggressioni violente fisiche, o anche soltanto verbali, nei confronti di medici ed infermieri dei pronto soccorso”, ha però puntualizzato il manager dell’Asp, Lucio Ficarra. Il problema della sicurezza nei pronto soccorso diventa una priorità. “Abbiamo istituito un tavolo tecnico per l’implementazione delle linee guida sulle procedure legate alle consulenze monospecialistiche atte a snellire le procedure e ad eliminare le file”. In altri termini, i pazienti giunti al pronto soccorso e che vengono indirizzati ai reparti per effettuare delle consulenze specialistiche, non dovranno, al termine della consulenza, ritornare al pronto soccorso per la chiusura della cartella clinica, ma la procedura potrà essere chiusa e definita direttamente presso i reparti con un notevole decongestionamento degli afflussi del pronto soccorso. Una prima misura per provare a snellire i tempi di attesa.
Un’altra iniziativa che il tavolo tecnico sta mettendo in essere è l’organizzazione del cosiddetto bed management, vale a dire la gestione oculata dei posti letto da liberare giornalmente e da mettere a disposizione per i ricoveri provenienti dal pronto soccorso.