Siracusa protesta: commercianti, gestori di palestre e ristoratori ancora in piazza

 Siracusa protesta: commercianti, gestori di palestre e ristoratori ancora in piazza

Sale il livello di tensione sociale, anche a Siracusa. Le nuove limitazioni introdotte con l’ultimo Dpcm rischiano di spazzare un intero comparto economico che, a fatica, cercava di ripartire. E’ vero, ci sono responsabilità diffuse: il rispetto dell’obbligo di mascherina e distanziamento non sempre è stato osservato alla lettera, al chiuso come negli spazi aperti. Ma adesso il conto lo pagano tutti, quelli attenti e responsabili e quelli un pò più disattenti. In mezzo una città e la sua economia. La zona industriale continua a trainare, ma attorno è adesso rischio desertificazione.
Dopo la manifestazione spontanea di ieri sera, per dire no alle chiusure e chiedere indennizzi rapidi, oggi alle 18 i commercianti, i gestori di palestre e di centri sportivi torneranno a protestare in piazza. “Niente motorini in piazza Duomo, tutti a piedi e con la mascherina rispettando il distanziamento di almeno un metro”, scrive sui social uno degli organizzatori dell’appuntamento. In una città solitamente dormiente e poco reattiva, sono segnali da non sottovalutare di un disagio economico crescente. Con in più i lavoratori in nero che vedono di nuovo tutto messo in discussione, anche nel loro particolare e complesso caso. E si uniscono al coro di proteste.
E non finisce qui. Domani i ristoratori piazzeranno delle sedie sotto la Prefettura, in piazza Archimede. E consegneranno al prefetto, rappresentante del governo in provincia, un documento. Mercoledì, probabilmente in piazza Duomo, manifestazione di protesta dei ristoratori siracusani aderenti a Confcommercio. Un momento nazionale di forte critica verso le scelte del governo, con il coinvolgimento di oltre 20 piazze italiane. Siracusa sarà l’unica siciliana. I ristoratori “apparecchieranno” in terra, perchè quello è il livello in cui si ritrovano con la chiusura alle 18.
Alcune attività sospese oggi potrebbe comunque decidere di restare aperti, rischiando provvedimenti. Su Facebook si moltiplicano simili posizioni da parte di diversi esercenti “ribelli”. Da vedere alla prova dei fatti come si muoveranno. “I nostri associati sono arrabbiati ma rispetteranno le norme”, fa sapere a proposito Elio Piscitello, presidente di Confcommercio Siracusa.

 

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