Siracusa. Raccolta di abiti usati per essere rivenduti: "Restano per strada e creano barriere"
Lo scorso maggio era emersa l’insoddisfazione del Comune di Siracusa e indiscrezioni volevano che palazzo Vermexio stesse valutando l’ipotesi di rescindere la convenzione stipulata a gennaio 2019 con la ditta che gestisce il servizio, la Cannone srl. Ad oggi, tuttavia, nulla è cambiato. Gli indumenti usati, raccolti nei cassonetti appositamente posizionati in diversi luoghi del capoluogo restano sistematicamente per la strada, spesso facendo da barriera lungo i marciapiedi, impedendo materialmente il passaggio. Una situazione che si continua a perpetrare nonostante le proteste dei cittadini. Il servizio non ha nulla a che fare con il volontariato, come chiarito all’epoca. La ditta raccoglie gli indumenti usati e li rigenera e rivende all’estero. Il vantaggio per il Comune è, quindi, proprio il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti tessili. Le modalità, tuttavia, sono abbastanza discutibili, visto lo scenario che, ovunque, si trovano questi contenitori, si propone. Un problema in termini di decoro e un problema anche dal punto di vista igienico-sanitario. I residenti di via Olimpiade hanno più volte fatto segnalazioni e documentato quanto accade con immagini analoghe a quelle che vedete a corredo di quest’articolo. La situazione non è ancora mutata e nessuno sembra avere la competenza di ripulire. Parte ancora una volta la richiesta di individuare una soluzione. Tra quelle emerse nei mesi scorsi, la possibilità di riportare i contenitori di raccolta all’interno dei centri comunali di Targia e contrada Arenaura per una situazione più controllabile, gestibile e ordinata.