Siracusa. Radioterapia, Vinciullo: "Giusta protesta, ma non sparate nel mucchio"
“Basta sparare nel mucchio. Prima la verità, poi la politica”. E’ lo sfogo del deputato regionale del Nuovo Centrodestra, Vincenzo Vinciullo, che punta l’indice contro quanti, in questi giorni, avrebbero cavalcato, secondo il suo punto di vista, l’onda della protesta avviata ad Ermanno Adorno, in sciopero della fame davanti l’ospedale “Umberto I” per chiedere tempi certi sull’avvio di un centro di radioterapia in città, storica ed enorme lacuna del servizio sanitario pubblico locale. Vinciullo non ci sta a rientrare nell’elenco dei “cattivi”, dei politici che poco o nulla hanno fatto per sostenere, nelle sedi opportune, l’urgenza di dotare il capoluogo del macchinario e della struttura necessaria per la cura di diverse patologie tumorali. “Condivido la sacrosanta protesta di Adorno- premette Vinciullo – e a lui va la mia solidarietà umana e politica, ma non accetto azioni di sciacallaggio da parte di altri, in malafede o ignari di quello che negli ultimi anni è accaduto a proposito di questa vicenda”. Tra i destinatari delle accuse di Vinciullo c’è il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Non accetto – prosegue l’ex vice sindaco – che esponenti della politica ed amministratori, compreso il primo cittadino, che in questi anni sono stai silenti e indifferenti alla problematica, oggi si alzino e facciano lezioni di morale a tutta la deputazione regionale. Le accuse generiche non servono a nulla”. Vinciullo fa, poi, un excursus del suo impegno, all’Ars, per la radioterapia. Parte da un’interrogazione di gennaio 2010 ed arriva all’aggiudicazione definitiva dei due acceleratori lineari destinati ad Agrigento e Siracusa, per circa 4 milioni e 800 mila euro in tutto. “Da quel momento- prosegue Vinciullo- ho ripetutamente sollecitato le due Asp ad attivare, con l’urgenza del caso, le procedure per iniziare la realizzazione del bunker e poi acquistare i due macchinari”.