Siracusa. Carta Rei: "Iter complesso, troppe pratiche in sospeso"

 Siracusa. Carta Rei: "Iter complesso, troppe pratiche in sospeso"

“Un percorso a ostacoli quello a cui i cittadini che ritengono di avere diritto al reddito d’inclusione e numerose carte restano in sospeso da mesi”. La consigliera comunale Chiara Catera denuncia una situazione paradossale, puntando l’indice in particolar modo sull’Inps.  “La prima erogazione era prevista per lo scorso febbraio-ricorda-  ma molte pratiche, nonostante i requisiti accertati, restano in sospeso e i destinatari non hanno modo di utilizzare la carta prepagate”. Ottenere il Reddito d’Inclusione, secondo la consigliera comunale, Chiara Catera è davvero difficile, a causa, soprattutto, di una burocrazia troppo intricata. “Primo ostacolo, la necessità di effettuare la domanda scaricandola da internet- spiega Catera- Chi ha 6 mila euro di reddito Isee potrebbe non averlo e potrebbe anche non avere un’auto per raggiungere, in alternativa, l’Ufficio Protocollo”. Non è di certo a quel punto che si ferma l’iter, fa notare la capogruppo di Cantiere Siracusa.  “L’Ufficio Protocollo-spiega Catera – trasmette tutto alle Politiche Sociali, che dopo una decina di giorni trasmette la documentazione raccolta all’Inps.L’istituto di previdenza, se riscontra anomalie, anzichè comunicarlo al Comune, tace e deve essere palazzo Vermexio  a chiedere notizie, spesso senza ottenere alcuna risposta. In caso di esito positivo, invece, l’Inps trasmette tutto a Palermo, che lo gira a Roma. Infine, l’avviso per poter ritirare la carta presso l’ufficio postale piu’ vicino al destinatario, e poi ancora la necessità di ricevere il pin, che arriva in un secondo momento. E’ anche capitato- conclude Catera- che il numero civico fosse errato. Ci sono quindi cittadini che sono in possesso della carta Rei ma non possono comunque utilizzarla”.

A questo si aggiungerebbe un ulteriore problema, ancora legato a quando il sussidio si chiamava “Sia” (sostegno per l’inclusione attiva) . Il Comune aveva pubblicato un bando per la selezione di figure professionali (psicologi, assistenti sociali e così via ) che avrebbero dovuto tracciare un quadro preciso per ogni singola istanza e , dunque, per ogni singolo cittadino. La graduatoria non è ancora stata pubblicata. Questo comporterebbe il rischio di perdita dei fondi ministeriali all’epoca stanziati.

 

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