Siracusa. Refezione scolastica, replica e contrattacco dell'assessore Troia
La replica non si fa attendere. L’assessore alle politiche scolastiche, Valeria Troia, non ha intenzione di dimettersi. E contrattacca. “Siamo ormai abituati a un’opposizione che, avendo rinunciato a dare anche un minimo contributo di idee per la città, non perde occasione per chiedere dimissioni di sindaco e assessori. Una prassi politica inutile e che denota una certa superficialità di analisi in favore di un più comodo uso strumentale e populistico delle vicende del Comune”. Poi entra nel merito delle polemiche per il possibile ricorso alla polizia postale per certi commenti finiti sui social network. “Nessuno ha paura della libertà di espressione, ma una cosa è la verità altra cosa è avere creato allarme sulle pelle dei bambini alterando i fatti prima che gli stessi fossero accertati. Da un bravo e garantista avvocato esperto in materia penale è giusto attendersi almeno il beneficio del dubbio”, pizzica l’assessore riferendosi al portavoce di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale.
“Sul caso in questione i fatti sono inoppugnabili: i bambini non hanno corso alcun pericolo; non ci sono rischi igienico-sanitari nell’azienda che prepara i pasti; la tracciabilità degli alimenti utilizzati è certa. Certo è pure che non abbassiamo la guardia e che pretendiamo il rispetto di tutti gli elementi contrattuali”.